Rieti: giornata d’ascolto per l’endometriosi
Rieri muove i primi passi per aiutare le donne colpite da questa subdola patologia
Rieti- Lo scorso 26 ottobre si è svolto nel centro commerciale Perseo la giornata dedicata all’ascolto delle donne colpite da Endometriosi. Il primo incontro dopo il convegno del 3 ottobre scorso,organizzato dal comitato civico Rieti Consapevole in collaborazione di A.L.I.C.E, durante il quale era già emersa una situazione allarmante per questa patologia cronica invalidante per cui non esiste nella sanità pubblica reatina un ambulatorio specifico con personale medico adeguatamente formato.
In questa giornata d’ascolto moltissime donne,anche del basso Lazio, hanno partecipato all’evento.
“ In seguito al convegno che mi dicono che non si faceva da moltissimi anni su questo argomento, siamo stati travolti da telefonate di donne affette da endometriosi – ha sottolineato Simona Cardella – per questo abbiamo deciso di allestire una postazione al Perseo ed effettivamente sono arrivate tante donne a chiedere informazioni e soprattutto a raccontarci la loro storia di dolore, di mancate o errate diagnosi, di
“ castrazione” della qualità di vita, di rassegnazione alla sofferenza.”
Il 26 ottobre è stato di fondamentale aiuto per tutte quelle donne.Sono state fornite informazioni dei principali ospedali che possono trattare l’argomento come Il Gemelli, il Cristo Re ed in Sant’Andrea. Erano presenti anche medici volontari già intervenuti al convegno che hanno dato la loro disponibilità non solo per le visite ma anche per attivare un protocollo multidisciplinare di contrasto all’endometriosi che va da un dieta antinfiammatoria, terapie integrate come fisioterapia viscerale, riabilitazione del pavimento pelvico, medicina naturale.
Dalle 10 alle 18, sono stati richiesti oltre 100 volantini informativi e di sensibilizzazione. In particolare 10 donne provenienti da Rieti e da comuni della sabina tra cui Poggio Nativo, Poggio Mirteto, hanno compilato un questionario sui sintomi generali e dell’apparato riproduttivo, sistema digestivo, apparato urinario, regione toracica, sciatalgia, sistema immunitario, carenze nutrizionali.
Un grande vuoto diagnostico, psicologico, medico, umano. “ Felice di aver potuto aiutare, ma commossa da tanta sofferenza che ci è stata raccontata” – commenta la referente del comitato, Simona Cardella.
Comunicato Stampa