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Revocato importante finanziamento al Santuario della Trinità di Vallepietra

VALLEPIETRA (RM) – Una decisione che rischia di avere conseguenze pesanti su uno dei luoghi di culto più amati del Lazio. Con una determinazione datata 15 settembre 2025 (n. G11647), la Regione Lazio ha revocato il finanziamento di 1,2 milioni di euro destinato alla messa in sicurezza della parete rocciosa che sovrasta il Santuario della Santissima Trinità di Vallepietra e alla sistemazione della strada di accesso. Non solo: l’ente ha anche richiesto al Comune di Vallepietra la restituzione dei 360 mila euro già erogati e mai rendicontati.

La decisione arriva a otto anni dalla concessione del contributo – deliberato con determinazione n. G18523 del 27 dicembre 2017 – e dopo un lungo periodo di stallo burocratico. Il progetto, classificato con il codice A0123E0096, era considerato strategico per la sicurezza dei fedeli e dei pellegrini, soprattutto dopo l’incidente dello scorso anno, quando una pietra si staccò dalla parete ferendo un giovane e costringendo alla chiusura temporanea del santuario.

Burocrazia e ritardi: il Comune non ha inviato i documenti

Nella determinazione, firmata dall’ingegnere Luca Marta della Direzione Lavori Pubblici e Infrastrutture, la Regione spiega le ragioni della revoca. Il Comune di Vallepietra, infatti, non avrebbe mai trasmesso la documentazione tecnica necessaria per accedere alle successive tranche del finanziamento.

Già durante un incontro ufficiale del 24 marzo 2025, alla presenza dei rappresentanti regionali, del sindaco e del tecnico comunale, il Comune si era impegnato a inviare il progetto esecutivo e ad avviare le procedure di intervento. Tuttavia, a distanza di mesi, nulla è stato fatto.

«Tenuto conto che il Comune non ha dato seguito a quanto indicato – si legge nell’atto – e considerato che non è mai stata trasmessa alcuna certificazione di spesa relativa all’acconto di 360.000 euro, la Regione ritiene necessario procedere alla revoca del finanziamento e al recupero delle somme già erogate».

Un colpo durissimo per il santuario e il territorio

La decisione della Regione rappresenta un duro colpo non solo per il santuario, meta di pellegrinaggi secolari, ma anche per l’intero territorio montano dell’Alta Valle dell’Aniene. La messa in sicurezza della parete rocciosa è infatti considerata un intervento urgente e indispensabile per garantire la sicurezza dei fedeli e permettere il pieno utilizzo dell’area sacra.

La revoca, inoltre, rischia di compromettere per anni qualsiasi prospettiva di intervento, dal momento che i fondi dovranno ora essere restituiti e una nuova richiesta di finanziamento potrebbe richiedere tempi lunghi e iter complessi.

Silenzio e responsabilità

Intanto, dal Comune di Vallepietra non sono ancora giunte dichiarazioni ufficiali. La vicenda, pubblicata anche sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 78 (Supplemento 1 del 23 settembre 2025), apre interrogativi sulla gestione amministrativa di un’opera ritenuta vitale per la sicurezza dei pellegrini e per la salvaguardia di un sito religioso e culturale di grande valore storico.

Per ora resta soltanto l’amarezza di una comunità che vede sfumare un finanziamento fondamentale e che rischia di pagare sulla propria pelle le conseguenze di ritardi, inefficienze e burocrazia.