FERENTINO FR -I Militari della Stazione Carabinieri di Ferentino hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora, con l’aggravio della permanenza in casa, dalle ore 21:00 alle ore 07:00 del mattino seguente di tutti i giorni, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Frosinone, nei confronti di un 25enne del luogo, già noto alle cronache giudiziarie per i suoi trascorsi. Il provvedimento si è reso necessario a seguito di una meticolosa attività di polizia giudiziaria con la quale i Carabinieri della Stazione di Ferentino hanno documentato e segnalato all’Autorità Giudiziaria reiterate violazioni dell’indagato alle prescrizioni ed agli obblighi derivanti dalla Misura Cautelare, della semplice presentazione davanti alla P.G., che gli era stata notificata negli ultimi giorni del mese di luglio u.s.. Il provvedimento, a cui l’uomo si era da subito mostrato insofferente, era stato emesso dai Giudici del Tribunale di Frosinone a conclusione di una brillante attività d’indagine condotta dagli stessi Carabinieri della Stazione di Ferentino che aveva consentito loro di documentare le responsabilità dell’uomo in una catena di reati predatori, tra Ferentino e Frosinone, commessi nei mesi di dicembre 2024 e marzo 2025, ai danni di proprietà private, esercizi pubblici e commerciali, per un danno complessivo di circa € 6000, tra i quali anche una rapina avvenuta a gennaio di questo anno, nei pressi della stazione ferroviaria di Frosinone, ai danni di una giovane donna alla quale, con minaccia, venne strappato dalle mani il portafoglio contenente la somma di € 140,00. I controlli sulle categorie di persone sottoposte a misure cautelari confermano la costante presenza dei Carabinieri sul territorio, a tutela della sicurezza e a supporto della collettività.
E’ obbligo rilevare che l’indagato, destinatario della misura cautelare, è, allo stato, solamente indiziato di delitto e la sua posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente, e solo dopo la emissione di una sentenza passata ingiudicato, lo stesso sarà, eventualmente, riconosciuto colpevole, in maniera definitiva, del reato ascrittogli. Il tutto in ossequio al principio costituzionale di presunzione di innocenza.