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Quarantanni del Parco Monti Simbruini, una storia di fascino e natura

JENNE – L’ atto ufficiale di costituzione  del Parco risale al 29 gennaio 1983 – con l’applicazione della  “Legge regionale n. 8”.
“I 40 anni trascorsi – spiega l’ente parco – hanno abbracciato diverse generazioni, e con esse le tante trasformazioni sociali, economiche, culturali, ambientali che hanno subito l’Italia e il nostro territorio; possiamo senz’altro affermare che la storia di questo territorio è la storia delle aree interne appenniniche, con gli stessi problemi, le stesse opportunità, lo stesso amore viscerale per questa terra e per le sue antichissime tradizioni: terra di monaci, terra di cultura, terra di pastori, terra di lupi, terra di boschi e di montagne.
La missione per la quale il parco nasceva 40 anni fa, ovvero la tutela e la valorizzazione del patrimonio naturale, si è arricchita, come abbiamo visto, ma non è certo cambiata, anzi!”.
I cambiamenti climatici in corso, che se non vengono fermati decreteranno la fine dell’intero pianeta, hanno reso drammaticamente attuale il tema della biodiversità e la tutela degli ecosistemi naturali.
La funzione dell’ area protetta, dunque, oggi è ancora più importante e decisiva, non solo per questo territorio, ma per l’intera regione: in occasione dell’importante ricorrenza vogliamo rinnovare tutto il nostro impegno e la nostra dedizione alla tutela degli ecosistemi, che rendono il nostro territorio unico e meraviglioso, e al perseguimento di uno sviluppo sostenibile.

“Istituito con il fine di conservare gli ecosistemi, il Parco ha da sempre avuto la finalità principale del mantenimento della biodiversità e del paesaggio, la ricerca scientifica e lo sviluppo sostenibile del proprio territorio – commenta il Presidente Domenico Moselli.
Oggi l’Ente Parco ha raggiunto una credibilità ed un ruolo sempre più consolidati, non solo in ambito locale, ma anche a livello nazionale ed internazionale. Un sodalizio che si è via via rinforzato, portando alla creazione di progetti condivisi, come l’ostello di Colle Mordani a Trevi Nel Lazio e la “Casa delle Sementi” a Vallepietra. Obiettivi importanti, raggiunti e concretizzati, che hanno elevato il ruolo del Parco in ambito regionale”. Ma altre importanti sfide attendono il Parco Regionale e per queste sarà fondamentale la collaborazione sempre più stretta con tutto il territorio, in particolare con gli otto Comuni che insistono in esso: Subiaco, Vallepietra, Filettino, Trevi nel Lazio, Cervara di Roma, Camerata Nuova, Jenne ed Arsoli.
“La sinergia e la buona collaborazione con i Comuni del Parco e le svariate realtà presenti- continua il Direttore Carlo Di Cosmo- hanno dato vita ad importanti iniziative, che hanno delineato l’importante ruolo del Parco quale riferimento e volano dell’area”.

In programma dunque una serie di eventi che verranno spalmati nel corso dell’anno, coinvolgendo tutti gli otto Comuni, le istituzioni provinciali e regionali, le varie associazioni presenti nel territorio.
Il calendario delle iniziative ed attività sarà presentato durante il convegno previsto a Subiaco, presso la Sala San Gregorio del Monastero di Santa Scolastica, in occasione del compleanno ufficiale e potrà essere consultato sul sito del Parco.