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Primavera letteraria, successo a Riofreddo per la presentazione del libro di Antonio Capitano

di Marianna Scibetta

RIOFREDDO – Suggestioni nel paesaggio esterno e interno di Riofreddo. Un successo reso possibile da emozioni condivise e scambio tra generazioni intorno al mondo dell’arte alla presentazione del libro di Antonio Capitano Cultura a Riofreddo, Antonio Capitano presenta il suo libro al Museo delle culture Villa Garibaldi – ConfineLive
  Riofreddo, sul confine tra Lazio e Abruzzo, tocca i margini della provincia dell’Aquila e si trova sull’ antica Via Valeria. È un borgo immerso nella natura dell’estrema propagine dei Monti Lucretili e ne riflette tutto il fascino. Rivus Frigidus, di origine quasi certamente Equa, ha avuto nel medioevo una storia intrecciata al nome dei Colonna sin dal secolo XIII, successivamente fu sottratto al controllo di questi per volontà di Papa Bonifacio VIII che lo confiscò per assegnarlo agli Orsini, in seguito divenne proprietà Caffarelli e infine, per altre vicissitudini, intorno al XVI sec, andò ai Del Drago.Tra le molte testimonianze di pregio l ‘ oratorio della Santissima Annunziata con gli affreschi del 1422 che molto ricordano gli affreschi toscani e le belle decorazioni in uso durante il periodo dello scisma tra la Chiesa Occidentale e Orientale , anche il Museo delle culture a Villa Garibaldi residenza di Ricciotti Garibaldi figlio dell’eroe dei due mondi .Si tratta solo una sintesi superficiale di una lunga storia e dei molti intrecci narrativi che possono tessere la trama di questo bel borgo di poco più di settecento abitanti.Abbiamo incontrato, a Riofreddo, una piccola comunità cittadina che ha accolto con calorosa attenzione e ospitato il nostro “Cronache dal mondo dell’arte 1” di Antonio Capitano Albeggi edizione che tante tappe ha raggiunto in questo viaggio nelle meraviglie d’Italia con lo scrittore Gianni Andrei .Ringrazio il direttore del Museo Paolo Rosati e le persone che hanno prestato la loro voce alle letture condivise
 Lungo il sentiero in salita che porta al Museo vi sono molte piante non autoctone dei Monti Lucretili portate nel boschetto intorno a Villa Garibaldi da Ricciotti Garibaldi e dalla moglie inglese Constance Hopcraft.