Collegiove – Di seguito riceviamo e pubblichiamo quanto ricevuto dall’Assessore di Collegiove Pietro Petroni in risposta al consigliere Bandieri:
REPLICA ALLA CONSIGLIERA INDIPENDENTE del Comune di COLLEGIOVE SABINO
Sig.ra EMANUELA BANDIERI
Rispondo alla pregiatissima consigliera indipendente, disconosciuta tra l’altro
dallo stesso gruppo politico di cui ne era stata la candidata sindaca alle elezioni
amministrative scorse, del C.C. di Collegiove Sabino, sottolineo l’estensione della
denominazione del nostro Comune, in quanto ci è stata fatta una puntuale
osservazione da un folto gruppo di cittadini, più o meno 3, di non conoscere
neanche il nome del nostro paese nativo, adducendo inverosimili ragioni di “falsa”,
secondo noi, omonimia.
1)- E’ sufficiente verificare dagli elenchi dei Comuni e delle Frazioni italiane
per evincere che anche altri comuni a noi limitrofi, usano l’estensione “Sabino” in
assenza di omonimia con altri comuni e non può essere utilizzata neanche per le
frazioni in quanto le stesse vengono identificate e distinte nell’estensione
dall’appartenenza al proprio comune, per esempio, il paese S.Lorenzo è
denominato frazione di Collalto “Sabino”.
2)- Riguardo l’istituzione delle quattro “aree pedonali”, evidentemente la sua
opinione, del tutto lecita, ma assolutamente priva di una pur minima valutazione
complessiva sulla sua utilità e sulla sua eventuale ricaduta turistica, è opinione
generale e comune che si va in giro per paesi proprio per interrompere il frenetico
e roboante traffico delle città e per riassaporare la tranquilla quiete e il pacifico
“assordante” rumore del silenzio.
Oltre queste ragioni le sottolineo, che in sede di ultimo C.C., anche il Sindaco
e il sottoscritto le avevamo risposto, probabilmente era un po’ distratta oppure
non ricorda, evidenziando e adducendo a tale scelta, opportuni motivi e puntuali
ragioni di sicurezza per le persone, soprattutto per gli anziani e per i bambini che
pur non essendo parte continuativa, a suo dire, dei trenta abitanti effettivi, nei fine
settimana, nei periodi estivi e in alcuni giorni di particolari e ricorrenti festività se
ne può saltuariamente riscontrare una maggiore presenza.
Un’ altro aspetto è quello della penosa arroganza e della insensibile pratica
comportamentale di alcune persone anche di una certa elevata e profonda cultura
etico-sociale, considerando oltretutto la esigua capacità dimensionale delle poche
e strette stradine del nostro paese, le stesse persone non possono esimersi dal
parcheggiare continuativamente nei pressi delle proprie abitazioni, impedendo
l’accesso agli altri residenti per le operazioni consentite e il libero passeggiare di
qualche visitatore privandolo probabilmente del piacere di osservare l’abitato
“antico” del paese senza la presenza delle auto, anche questo potrebbe
riverberarsi positivamente sulla scelta di venire in visita a Collegiove S. .
3)- E’ assoluta e inedita la rivelazione che ci fornisce l’esimia collega,
consigliera del Comune di Collegiove S. riguardo la revisione e l’aggiornamento
della toponomastica stradale comunale per mezzo della sostituzione delle relative
targhe indicative di vie, piazze, vicoli e angoli, qui in paese nessuno era ed è mai
stato a conoscenza di una storica e significativa produzione artistico/artigianale
della ceramica amatoriale, lo faceva con grande passione soltanto una nostra
carissima amica, che tra l’altro non fu lei l’autrice delle “magnifiche” targhe
preesistenti in ceramica industrializzata, non le furono mai commissionate .
Se vogliamo poi approfondire il discorso sulla opportunità della sostituzione
con un materiale e con dei caratteri, questi si!, più consoni e appropriati al
contesto urbano e ambientale del nostro paese, le posso ricordare che sin dai
tempi più remoti si sono adottate targhe di marmo o di travertino in quasi tutti i
paesi del mondo, inoltre le porto a conoscenza a proposito di storia, uso dei
materiali e tradizioni da rispettare e preservare, magari perché li ho anche un po
studiati, visti i miei percorsi formativo-culturali, che le prime costruzioni,
soprattutto quelle nei piccoli paesi, venivano realizzate con i materiali disponibili
in loco, quindi pietre, legno e terracotta, se non erro il travertino “dovrebbe”
appartenere alla famiglia delle pietre calcaree, enormemente presente qui a
Collegiove S., è sufficiente, arrivando in paese, girare lo sguardo di 180° e
ammirare la straordinaria presenza del Monte Cervia, nostro simbolo e orgoglio
per tutti noi, che a prima vista dovrebbe “vagamente” somigliare ad una
formazione calcarea.
4)- Tra le sue innumerevoli critiche e osservazioni “costruttive”,
evidentemente sarcastico, troviamo anche quella del supposto e mancato
interesse di questa Amm.ne per iniziative mirate ad invertire l’ineluttabile
tendenza dello spopolamento, fenomeno epocale, non dovrebbe essere
necessario ricordarle, che nel bene e nel male, con le varie trasformazioni
economico/produttive, tutti i piccoli paesi, dal “dopo guerra in poi” hanno subito
tale impoverimento demografico.
E’ buona e auspicabile correttezza, secondo la sua profonda conoscenza e
competenza in materia, di indicarci a noi poveri e sprovveduti amministratori di
paese e magari anche ai trenta residenti effettivi, per i quali dice di nutrire una
profonda e improvvisa affezione, le azioni concrete per implementare copiose
attività commerciali in una realtà come la nostra, tese ad interrompere e a
rovesciare in senso positivo la difficile situazione socio-economica di Collegiove S.
Anche in questo caso la vedo scarsamente informata, sono svariati decenni che
con grande difficoltà si riesce a mantenere quei pochi servizi essenziali, la
provenienza delle sue asserzioni, qui in paese, viene percepita da una certa
committenza del tutto dubbiosa e assai faziosa di solerti suggeritori, visto che i
trenta abitanti effettivi qui in loco non l’hanno mai vista ne, hanno mai avuto il
piacere di conoscerla, però si arroga la facoltà di sapere cosa è utile, cosa hanno
bisogno e cosa desiderano i nostri paesani, “complimenti”!!, per conoscere una
pur piccola comunità, è necessario viverla, è necessario stare dentro il paese con
la gente e tra la gente, non è sufficiente partecipare soltanto ai CC.CC. in modo del
tutto ostruzionistico, provocatorio e strumentalmente fazioso, oppure stare
vilmente rinchiusi e isolati dentro il proprio “meraviglioso” orticello di casa.
Per concludere, soltanto altre tre piccole, ma non tanto, informazioni e
chiarimenti a sue citazioni:
– “opere bloccate”, è soltanto una e non è bloccata, ma temporaneamente
sospesa per il tempo strettamente necessario alla regolarizzazione di una misura
preventiva,
– “parcheggio multipiani”, non è un multipiani ma è ad un solo livello interrato
a bassissimo impatto ambientale, con la possibilità di creare in copertura una
piastra multifunzionale dedicata a servizi socio-culturali e ricreativi tipo verde
attrezzato su giardino pensile, per il finanziamento vedere e studiare i vari bandi
emessi dagli enti sovracomunali,
– “assenza di bagni chimici”, nell’ occasione dell’arrivo di tre pullman di scout,
è straordinariamente sorprendente che di solito nei boschi, perché gli scout è
notoriamente palese e risaputo alloggiano all’ aperto, si debba dotare il sito
campestre di opportuni bagni chimici, “ma fateci il piacere” !!!!
Cordialmente saluto
Ass.re Pietro PETRONI