The news is by your side.

Politica a Carsoli, Nazzarro a D’Antonio: “non ci faremo mettere il bavaglio”

CARSOLI AQ – Il consigliere Velia Nazzarro replica a sua volta alla nota del consigliere Domenico D’Antonio di ieri u.s. :

“Toni poco eleganti come nello stile ormai conosciuto del neo consigliere Domenico D’Antonio. E precisazioni storiche che ci uniscono come ex sindaci in quanto mi si attribuisce la sconfitta di portata storica di oltre 500 voti rispetto alla lista avversaria, come di storica è la durata della sua amministrazione che durò un anno e mezzo dal maggio 2013 e fino al gennaio 2015. La più corta ed insignificante della storia di Carsoli.  Oltre a questo breve periodo di cui non si ricorda ormai più nessuno, la collezione delle sue batoste elettorali è lunghissima  salvo questa ultima situazione dove non trovando nessuno che lo candidasse a sindaco ha ripiegato per il ruolo di consigliere pur di poterci stare.

Insolito anche il fatto che sia lui a replicare, e non lo fa il sindaco in carica   troppo impegnato con la sua politica del silenzio/assenso. Prassi ormai consolidata anche nei consigli comunali, in cui il D’Antonio forte della sua proverbiale esperienza tenta di dirimere ogni questione al posto del sindaco che si guarda intorno.

Nessuno mette in dubbio la “portata” della vittoria elettorale, i numeri sono numeri, ma esistono ruoli, come quello che spetta alla minoranza, alla quale non può essere messo il bavaglio, anzi ci si prova ma non ci si riesce.

Quando ero sindaco, per ben due legislature consecutive, ho fatto tante cose e se ora i progetti vengono portati avanti non si può dire che erano frutto della mia amministrazione? E’ lesa maestà? Non se ne può gioire?  A parte che ci sono componenti della giunta attuale che hanno fatto parte della mia amministrazione, e che anche loro dovrebbero esserne fieri in teoria.

Le “batoste” fortificano, e D’Antonio ben esperto in materia dovrebbe saperlo bene. Non c’è da rassegnarsi, ma di prendere atto di fatti concreti. Rivendico i miei risultati, il mio esserci stata ogni giorno fino allo sfinimento per tutti i cittadini e senza fare mai differenze.  E le decisioni forti sono state prese nell’esclusivo interesse dell’ente amministrato e non per compiacere tizio o caio, prassi che riesce benissimo all’amministrazione.

Dopo una serie di festeggiamenti e fuochi artificiali vari, il paese è lasciato allo sbando: è lecito dire che è sporco? Non si vede che i marciapiedi sono ricoperti di  erbacce come a via dei Marsi? Per non parlare poi della situazione in cui versano alcune frazioni. Questione di voti? Non si doveva amare Carsoli? Come?  O la minoranza deve tacere per non disturbare gli uomini al lavoro (quale?) Oltre a qualche passerella politica organizzata da Fratelli d’Italia poi il nulla assoluto. In comune non c’è mai nessuno, e alle giunte ci sono assessori fantasma che non partecipano mai e che però percepiscono lo stipendio.

La differenza ancora una volta sta nel fatto che noi ci viviamo in questo paese e che il D’Antonio vive come sempre per sentito raccontare. L’epoca delle riverenze è finita da un pezzo e benchè ci si sforzi di zittire la minoranza, non ci si riuscirà, nemmeno con gli insulti”.