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Polemica televisiva Lippi vs. Amaral, il rapper avezzanese: “nulla di personale”

Roma – La polemica tra Claudio Lippi e Amaral Ercole sembra essere giunta al termine. Nella puntata di domenica di “Da noi… a ruota libera” la conduttrice, Francesca Fialdini, ha dato la parola al modello e rapper avezzanese classe 2000 che, coerentemente con la linea avuta dall’inizio della vicenda, ha gettato acqua sul fuoco tentando di mettere un punto alla questione. ” Premetto che la polemica non è partita da me e non è dipesa da me” dichiara il ragazzo italo-brasiliano ai microfoni di Rai1. Poi Amaral Ercole ha precisato che lui non si è offeso per le parole dell’ex conduttore di Buona Domenica e che fuori dallo studio dopo la puntata incriminata Claudio Lippi ha tenuto a chiarirsi con lui, chiedendo se si fosse offeso. Prima di tornare al suo posto il ragazzo ha comunque consigliato “a Claudio Lippi di chiedere scusa, non a me perchè ribadisco che non ho preso sul personale le sue parole, ma alle tante persone che sui social si sono offese, perchè comunque non sono belle parole”. Successivamente la conduttrice è intervenuta: “In questo momento così folle di comunicazione, sui social, è passato lui per razzista, perché secondo qualcuno avrebbe accettato questa battuta, e sono diventata razzista anche io quando, da quattro anni, qui, in questo studio, non faccio altro che raccontare storie di inclusione”.
Amaral Ercole è poi intervenuto sui propri social per spiegare al meglio la situazione.

“Come ribadito in trasmissione non l’ho presa sul personale e, di conseguenza, non mi sono offeso per la sua battuta. Ritengo che prima di agire è necessario sempre analizzare la situazione” scrive il giovane. “Le parole di Claudio non sono assolutamente belle, la battuta che voleva fare è infelice e doveva risparmiarsela, ma non credo che questo sia dovuto ad una questione di razzismo. Non ritengo razzista Claudio, e questo perché non ho incassato in maniera assoluta le sue parole ma ho analizzato il perché avesse detto queste cose. È un fatto oggettivo che Claudio venga da un epoca diversa, dove questo tipo di affermazioni erano sdoganate”. “Con questo non voglio dire che sia leggitimo dire certe cose – continua Amaral Ercole – ma il razzismo (semmai ce ne fosse) non si combatte così. I social purtroppo hanno sempre avuto una funzione distruttiva nei confronti delle persone; Blanco a Sanremo ad esempio ha sbagliato ed è stato massacrato mediaticamente, idem Lippi in questa settimana”. “Io voglio invece, essendo mio malgrado uno dei protagonisti di questa vicenda, che sia costruttiva. Ritengo che nessuno si debba vergognare di perdonare una persona, anzi addirittura credo sia sempre la soluzione migliore”. “Io Claudio lo perdono, semmai ce ne fosse bisogno, e consiglio di farlo anche a chi si fosse offeso per le sue parole, l’astio non serve a nulla. Che questa vicenda sia di lezione a molti, per me sicuramente è così, probabilmente anche per Claudio lo è stata nonostante i suoi 77 anni (non si finisce mai di imparare). Panta Rei! A Claudio Lippi auguro il meglio” conclude Amaral Ercole.