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Peste suina africana, confermato caso a Roma: disposta “zona rossa”

Emessa anche una specifica ordinanza della regione Lazio.

ROMA – L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Umbria e Marche, , ha confermato la presenza di un caso di Peste suina africana (Psa) nel Comune di Roma, sulla diagnosi effettuata dall’Istituto Zooprofilattico di Lazio e Toscana. La Psa non è trasmissibile all’uomo, infetta solo i suini e finora è stata individuata solo sui cinghiali.

Come previsto dalle norme vigenti e dal piano di emergenza nazionale, nella stessa giornata del 4 maggio sono stati convocati per il 5 maggio il gruppo operativo degli esperti e per venerdì 6 maggio l’Unità centrale di crisi, allo scopo di delimitare l’area infetta e definire le misure straordinarie da attuare per limitare la diffusione della malattia. Si sta inoltre procedendo a informare le competenti autorità comunitarie e internazionali ed è stata già inserita la notifica del sospetto di malattia nell’apposito Sistema Informativo nazionale delle malattie animali (SIMAN). Convocata anche l’Unità di Crisi Regionale (UCR) per l’organizzazione delle operazioni di ulteriori verifiche sul territorio, dei controlli da effettuarsi negli allevamenti di suini ricadenti nell’area infetta, nonché per la programmazione delle misure da attuarsi nell’immediato.

La Peste suina africana è una malattia virale che colpisce maiali e cinghiali.

NON È TRASMISSIBILE AGLI ESSERI UMANI.

È stata individuata una “zona rossa” dove adottare determinati comportamenti per contrastare la diffusione del virus tra i maiali e i cinghiali.

Mappa peste suina 1

La “zona rossa” è all’interno del Grande Raccordo Anulare e il perimetro è delimitato dai seguenti confini:
Nord – Nord Ovest: A90 Grande Raccordo Anulare;
Est – Sud Est: Fiume Tevere;
Sud: Circonvallazione Clodia, via Cipro, via di San Tommaso D’Acquino, via Arturo Labriola, via Simone Simoni, via Pietro De Cristofaro, via Baldo Degli Ubaldi;
Sud – Ovest: via di Boccea.
Riguarda anche porzioni del Parco dell’Insugherata, del Parco di Veio, del Parco del Pineto e della Riserva di Monte Mario.

Nella zona rossa:

  • sorveglianza passiva rafforzata da parte degli Enti di gestione dei Parchi e dei Servizi veterinari;
  • campionamento carcasse e cinghiali moribondi a cura dei Servizi veterinari;
  • ASL e Istituto Zooprofilattico Sperimentale smaltiscono le carcasse secondo procedure di massima biosicurezza;
  • è installata segnaletica specifica per delimitare le zone coinvolte dai casi di PSA;
  • divieto di alimentazione, avvicinamento e disturbo ai cinghiali;
  • divieto di organizzare eventi e divieto di assembramento, ivi inclusi i pic-nic, all’aperto nelle aree agricole e naturali;
  • si raccomanda la disinfezione delle scarpe all’uscita dalle aree agricole e naturali;
  • recinzione dei cassonetti dei rifiuti per inibirne l’accesso da parte dei cinghiali;
  • censimento delle aziende commerciali e familiari che detengono suini e aggiornamento della Banca Dati Nazionale;
  • verifica della presenza di suini detenuti a scopo non commerciale (pet pigs);
  • controllo virologico di tutti i suini morti e dei casi sospetti.

Numero verde gratuito della Protezione Civile Regionale per la segnalazione di carcasse rinvenute o cinghiali moribondi: 803.555, attivo H24.

Identificata una “zona di attenzione” fuori dalla zona rossa, estesa a tutto il territorio della ASL RM1 a ovest del fiume Tevere.

Mappa peste suina 2

Nella zona di attenzione:

  • ricerca attiva delle carcasse di suini selvatici a partire dai limiti nord della zona rossa;
  • gli Enti di gestione dei Parchi provvedono alla chiusura dei varchi di accesso alla zona rossa dal versante nord della stessa;
  • censimento delle aziende commerciali e familiari che detengono suini e aggiornamento della Banca Dati Nazionale.

Si ribadisce il divieto di foraggiare maiali e cinghiali e il divieto di attività venatorie all’interno del GRA.

Le misure adottate si rendono necessarie anche per delimitare le diverse zone nelle quali condurre le attività di sorveglianza della malattia, di cattura e contenimento dei suini selvatici, per contrastare la diffusione del contagio, in armonia con quanto stabilito dal Commissario straordinario nazionale alla Peste Suina Africana.

Card Peste Suina