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Pesca, nel Lazio stanziati oltre 400 milaa euro per il nuovo bando Feamp

Onorati: abbiamo bandito la misura 1.40 del Fondo Europeo Affari Marittimi e Pesca (FEAMP) destinata alla “Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili

Roma  –  “Abbiamo bandito la misura 1.40 del Fondo Europeo Affari Marittimi e Pesca (FEAMP) destinata alla “Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili” stanziando 427.926,15 euro. Ci rivolgiamo a pescatori, armatori di imbarcazioni da pesca iscritti nel Registro delle imprese di pesca, consigli consultivi, organizzazioni di pescatori riconosciute, organismi non governativi in partenariato con organizzazioni di pescatori riconosciute, organismi scientifici o tecnici di diritto pubblico. Sono previsti i seguenti interventi: sistemi di raccolta da parte dei pescatori di rifiuti dal mare, una migliore gestione o conservazione delle risorse biologiche marine, dei siti NATURA 2000, delle zone marine protette, azioni volte a mantenere e favorire la biodiversità e i servizi ecosistemici”.
Lo dichiara in una nota l’Assessore Agricoltura, Foreste, Promozione della filiera e della cultura del cibo, Pari opportunità della Regione Lazio, Enrica Onorati.
“Parliamo di una misura strategica, perché rappresenta, prima ancora di un valido sostegno economico, uno strumento per rendere efficace il patto tra i pescatori e la comunità sulla sostenibilità della pesca, favorendo la biodiversità e i servizi ecosistemici. I pescatori proprio con questa misura interpretano più profili della propria professione, curando il mare in alleanza tra loro e con soggetti scientificamente qualificati. Abbiamo già finanziato da inizio mandato, proprio con la 1.40, 8 progetti regionali, di cui sette – a oggi – sono stati realizzati completamente su azioni importanti per l’ecosistema come: la tutela della presenza dei delfini tra la foce del Tevere e le Isole, strutture di protezione per il ripopolamento sperimentale nell’Alto Lazio, indagini scientifiche sugli impatti sulla fauna nonché la rimozione di attrezzi da pesca perduti a largo di Anzio”, conclude l’assessore regionale.