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Per Pierangelo Bertoli spunta ancora la luna dal monte: il ricordo a 23 anni dalla scomparsa

EDITORIALE – Ricorre oggi l’anniversario della scomparsa di Pierangelo Bertoli, uno dei cantautori più amati e sinceri della musica italiana. Nato a Sassuolo nel 1942 e scomparso il 5 novembre 2002, Bertoli ha lasciato un segno profondo nella canzone d’autore con la sua voce ruvida e calda, le sue parole dirette e la sua straordinaria capacità di raccontare la vita, le ingiustizie e le emozioni della gente comune.

Cantore dell’impegno civile, della solidarietà e dell’amore semplice, Bertoli ha saputo unire la forza della denuncia sociale con la delicatezza del sentimento. Nei suoi testi emergono valori come la libertà, la dignità del lavoro e la speranza, sempre accompagnati da una melodia capace di toccare il cuore.

Tra i suoi brani più celebri spicca “Spunta la luna dal monte”, scritta insieme ai Tazenda nel 1991: una canzone che unisce la tradizione sarda e la poesia di Bertoli in un dialogo musicale che è diventato un simbolo di fratellanza tra culture e popoli. Il brano, con la sua intensità e la sua malinconia, è ancora oggi una delle pagine più amate della musica italiana.

Altri successi indimenticabili del suo repertorio includono “A muso duro”, manifesto di orgoglio e resistenza; “Eppure soffia”, inno ecologista e civile ante litteram; “Pescatore”, struggente racconto di umanità e perdono; e “Cent’anni di meno”, duetto memorabile con Fiorella Mannoia.

Bertoli non fu solo un cantautore, ma una voce autentica che seppe rappresentare chi spesso non ne aveva una. Anche oggi, a distanza di oltre vent’anni, le sue parole restano vive e attuali, capaci di parlare alle nuove generazioni con la stessa forza e sincerità di allora.

Pierangelo Bertoli continua a “spuntare” come quella luna del suo brano più celebre: un simbolo di luce e coerenza in un panorama musicale che spesso dimentica le radici e i valori più profondi della nostra cultura.