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Paventata chiusura per La “Leonardo” di Carsoli, insorgono i sindacati

Carsoli. Nel piano di razionalizzazione che Leonardo spa, azienda partecipata dallo Stato, ha annunciato c’è anche la chiusura di ben 5 siti sul territorio nazionale, tra i quali anche quello di Carsoli. Secondo il piano aziendale i lavoratori e le attività oggi svolte nello stabilimento di Carsoli verrebbero progressivamente spostate nel Lazio presso un altro sito Leonardo.

 

Per la Fiom – Cgil si tratta di una scelta inaccettabile. “Pur avendo assistito negli anni a una progressiva riduzione di personale senza che le persone in uscita venissero rimpiazzate, lo stabilimento Leonardo di Carsoli ancora oggi, con un organico di 12 dipendenti prevalentemente ricercatori senior e tecnici specializzati, costituisce un centro di eccellenza nella progettazione, sviluppo e produzione di trattamenti superficiali di lenti (trattamenti ottici) per applicazioni militari, aerospaziali e civili”, hanno spiegato dalla Fiom – Cgil,“i campi di applicazione di tali trattamenti vanno dall’osservazione della terra e dell’universo all’aeronautica civile e militare. Sono numerosi i brevetti sviluppati nel sito di Carsoli per poter garantire prestazioni molto avanzate e rispondenti a specifiche esigenze di componenti destinati ad essere montati sui sistemi ottici sia in ambito aeronautico civile e militare che in missioni spaziali di ESA (European Space Agency ), ASI (Agenzia Spaziale Italiana) e NASA (National Aeronautics and Space Administration) come ExoMars, Bepi Colombo, Sentinel, Gaia, Solar Orbiter, James Webb Space Telescope. A questo bagaglio di competenze, esperienza e tecnologie si aggiunge un indotto che va dalle pulizie alla manutenzione dei macchinari, rilevante dal punto di vista occupazionale ma anche tecnologico.

A nostro avviso il piano prospettato dall’azienda oltre a sconvolgere la vita dei lavoratori a vario titolo coinvolti, contiene un messaggio inquietante per il nostro territorio che andrebbe colto con la dovuta attenzione anche dalla politica e dalle Istituzioni che ci rappresentano”.