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Ovazioni in piazza ad Arsoli per il concerto della Fanfara dei Carabinieri di Roma

Arsoli – In una atmosfera suggestiva e raccolta si è svolto ieri sera il riuscitissimo concerto della Fanfara Legione Allievi Carabinieri di Roma. L’iniziativa intrapresa in collaborazione tra l’Associazione Nazionale Carabinieri ed il Comune di Arsoli ha suscitato un grande interesse ed apprezzamento per il numeroso pubblico presente. La fanfara, diretta dal Maestro Maresciallo Maggiore Danilo Di Silvestro, ha dato il meglio di sè in una scaletta che ha letteralmente celebrato la musica classica in tutte le sue espressioni d’arte. L’evento è stato presentato dal giornalista Daniele Imperiale, consigliere regionale dell’ODG Abruzzo, ed hanno partecipato il Sindaco di Arsoli, il Capitano Galletta comandante la compagnia dei Carabinieri di Subiaco, il Maresciallo Crocetta, comandante la stazione Carabinieri di arsoli  ed il Generale del Corpo Alpini Olmetti, oltre ad altre autorità civili nonchè rappresentanti le associazioni combattentistiche e d’arma. Presenti anche i presidenti delle sezioni dell’ANC di Arsoli (Romano Chiti) e Carsoli (Domenico Gregori) . La fanfara ha iniziato il concerto sulle note del compositore abruzzese Antonio Di Iorio con “Checchina”, seguita da Cavalleria Leggera, Morricone Portrait, La bella e la bestia, 76 Tromboni, Concerto d’amore, Allegro Guglielmo Tell, La fedelissima, e per concludere Il Canto degli Italiani (Inno di Mameli). Su queste note il pubblico commosso ha partecipato cantando l’inno alla nazione dedicato all’Italia che particolarmente in questi giorni soffre per gravi accadimenti tragici. La fanfara dei Carabinieri di Roma è stata ripetutamente applaudita dal pubblico con vere e proprie ovazioni perduranti in piedi. L’iniziativa conclude la giornata dedicata al centenario della prima guerra mondiale su cui Arsoli ha dedicato una serie di eventi che – secondo quanto ha spiegato il Sindaco Caucci nei suoi indirizzi di saluto – proseguiranno con diverse iniziative tutte da vivere insieme. Ad maiora.