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Ovazioni all’Olimpico di Roma per il “Blasco”; Vasco Rossi incanta tutte le generazioni

Roma – Vasco Rossi ha chiuso venerdì sera all’Olimpico di Roma il suo tour 2025. Si può iniziare dai numeri: 120 mila persone nelle due serate romane, 630 mila nel complesso, 2 milioni e 300 mila negli ultimi quattro anni. Allo spettacolo hanno assistito fan di tutte le generazioni, insieme uniti da una musica altamente celebrativa e che unisce.

A Vasco gli viene riconosciuto il merito di aver saputo creare un originale modello di rock: i suoi brani trattano anche tematiche sociali e politiche.

Vasco Rossi – La Vita e la Carriera

Vasco Rossi, anche conosciuto come “Il Blasco”, è uno dei cantautori più iconici e influenti della musica italiana. È nato il 7 febbraio 1952 a Zocca, un piccolo paese in provincia di Modena, in Emilia-Romagna.

Gli inizi

Fin da giovane mostra una passione per la musica. Studia ragioneria e si iscrive all’università, ma abbandona gli studi per seguire la sua vera vocazione: la musica. A metà degli anni ’70 fonda una radio libera, Punto Radio, attraverso cui trasmette rock e musica alternativa, creando un piccolo movimento culturale nella provincia modenese.

Anni ’70 – I primi dischi

Il debutto discografico avviene nel 1977 con “…Ma cosa vuoi che sia una canzone…”, un album che passa quasi inosservato, ma che mostra già la sua vena provocatoria e riflessiva. Seguono “Non siamo mica gli americani!” (1979) e “Colpa d’Alfredo” (1980), in cui comincia a delinearsi il suo stile unico: testi sinceri, viscerali, spesso controversi.

Anni ’80 – Il successo e le polemiche

Il vero successo arriva con “Siamo solo noi” (1981), un inno generazionale. Nel 1982 partecipa al Festival di Sanremo con “Vado al massimo”, e nel 1983 torna con “Vita spericolata”, una delle sue canzoni più famose. Anche se non vince, conquista il pubblico giovane e ribelle.

Durante questo periodo si crea intorno a lui un’aura da “rocker maledetto”, complici anche alcuni problemi personali e giudiziari legati all’uso di sostanze. Nonostante ciò, la sua popolarità cresce rapidamente.

Anni ’90 – La consacrazione

Negli anni ’90 Vasco diventa un vero fenomeno di massa. Album come “Fronte del palco”, “Gli spari sopra” e “Nessun pericolo… per te” segnano il suo apice creativo e commerciale. I suoi concerti riempiono stadi, e il suo pubblico si allarga anche a più generazioni.

Anni 2000-2020 – Record e riconoscimenti

Continua a pubblicare album di successo come “Buoni o cattivi” (2004), “Il mondo che vorrei” (2008) e “Vivere o niente” (2011). Il 1° luglio 2017, in occasione dei suoi 40 anni di carriera, tiene il concerto “Modena Park 2017”: oltre 220.000 persone, il più grande concerto a pagamento della storia della musica.

Lo stile e l’eredità

Vasco Rossi è noto per la sua capacità di scrivere testi che parlano direttamente al cuore delle persone, toccando temi come l’amore, la ribellione, la solitudine, la voglia di vivere. È considerato un poeta rock, amatissimo per la sua autenticità e per il legame profondo con il suo pubblico.


Curiosità

  • Il soprannome “Blasco” deriva dal suo nome di battesimo “Vasco”, scelto dalla madre in onore di un partigiano.

  • È autore di oltre 30 album e centinaia di canzoni.

  • Ha venduto più di 40 milioni di dischi.

  • Ha ispirato generazioni di artisti e milioni di fan.