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Ospedale Angelucci di Subiaco dimenticato ormai dalla Regione Lazio, la Valle dell’Aniene è divenuta valle di lacrime e di sconforto

SUBIACOFermi i lavori di ristrutturazione del Pronto Soccorso dell’ospedale Angelucci di Subiaco e fermi i lavori dell’elisuperficie: causa COVID 19. Lavori che dovevano essere già terminati, così si era stabilito, in occasione dell’Open Day Cantiere, organizzato dalla Direzione della Asl Roma 5 per illustrare ai cittadini i lavori che sarebbero stati effettuati, il sindaco di Subiaco Pelliccia, la responsabile della stampa Asl Roma5 e il responsabile dell’ufficio tecnico dell’ospedale, ma ciò non è avvenuto.

“AMBULATORI OSPEDALIERI CHIUSI, si diceva riapriranno il 28 maggio, ad oggi ancora chiusi.

LE ANALISI solo quelle prescritte con grado di urgenza B sulla ricetta regionale.

RADIOLOGIA stessa cosa, si effettuano solo esami urgenti e di PS.

PRONTO SOCCORSO, sono rimasti soltanto 4 medici, che stanno facendo miracoli per coprire i turni sia dell’attuale pronto soccorso che dell’area stazionamento COVID 19 con un numero di 50 ospitati sospetti e n. 5 casi diagnosticati e trasferiti altrove.

CHIRURGIA, ad oggi, rimasti soltanto 4 posti letto, con carenza di organico.

MEDICINA, con 20 posti letto e con un buon indice di rotazione, nonostante ciò, viene trasferita una dottoressa all’ospedale di Palestrina e non ancora rimpiazzata”.

L’ospedale di subiaco  sembra ormai arrendersi al completamento ristrutturale che ora è in stasi mentre altri ospedali dell’Asl Roma 5 vengono rinnovati.

Troppe incongruenze ed incoerenze da parte della Regione Lazio che pianifica costruzioni e distruzioni di città o paesi.

Occorre l’unione civile e politica affinché tutto sia bene organizzato ed efficiente.