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Oricola, adottato il regolamento “iure sanguinis” per il riconoscimento della cittadinanza italiana

Oricola – Nel Comune di Oricola è attualmente vigente il “Regolamento comunale sul procedimento di riconoscimento della cittadinanza italiana a cittadini stranieri di ceppo italiano (iure sanguinis)” che disciplina, a livello comunale, l’accesso al servizio ed il procedimento di riconoscimento della cittadinanza italiana da parte di discendenti da avo italiano emigrato all’estero, entro i limiti fissati dalla vigente normativa nazionale e dalle circolari ministeriali e prefettizie emanate in materia.

L’ente pertanto ha invitato  gli interessati al riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza a prendere visione del vigente regolamento comunale.

Il comune avvisa che per avviare il procedimento di riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis  è necessario che:
– il cittadino interessato chieda un appuntamento all’Ufficio dello Stato Civile di Oricola per presentare l’istanza di riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza, con le modalità indicate nel vigente regolamento, fermo restando che è possibile presentare una sola istanza alla volta;
– il cittadino richiedente il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis sia iscritto nell’anagrafe della popolazione residente del Comune di Oricola e risieda stabilmente e continuativamente nel Comune;
– il cittadino presenti all’Ufficio dello Stato Civile, nel giorno dell’appuntamento, un’istanza di riconoscimento della cittadinanza per discendenza (in regola con l’imposta di bollo), alla quale dovrà essere allegata la documentazione (tradotta e legalizzata) prevista dalla vigente normativa che regola la materia.
Le modalità per chiedere un’appuntamento e per presentare l’istanza di riconoscimento della cittadinanza italiana all’Ufficio dello Stato Civile di Oricola, nonchè le informazioni sul procedimento di riconoscimento anzidetto, sono indicate nel vigente regolamento comunale.

Il termine di conclusione del procedimento è di 180 giorni, al netto dei periodi di sospensione del procedimento.