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Operazione Fiume sicuro, i carabinieri forestali scoprono un parcheggio sulle sponde del Tirino

Pescara. Operazione Fiume sicuro, i carabinieri forestali scoprono un parcheggio sulle sponde del Tirino e una zona di disboscamento di alberi in una zona vincolata.

Militari del Nipaaf del Gruppo Carabinieri-Forestale di Pescara e del Nucleo Carabinieri-Forestale di Tocco da Casauria in collaborazione con il Nucleo Carabinieri Subacquei di Pescara, nelle precedenti settimane, hanno effettuato una serie di ispezioni lungo i fiumi della provincia di Pescara nell’ambito della campagna di controlli disposta dal Comando Carabinieri per la tutela Forestale e dei Parchi e  denominata “Fiume Sicuro”. Le ispezioni dei militari, effettuate con l’ausilio di  un gommone in dotazione al  Nucleo Carabinieri Subacquei, si sono concentrate nella prevenzione e repressione degli illeciti  penali in ordine alle violazioni in materia di tutela dell’assetto idrogeologico, urbanistico e ambientale commessi nelle vicinanze dei corsi d’acqua. 

 

Grazie a tali controlli è stata scoperta una vasta area oggetto di  movimento terra e  disboscamento di essenze arboree  in zona vincolata ai sensi dell’art. 142 comma 1 lett. c del D.Lgs 42/2004 poiché ubicata nella fascia di rispetto di 150 metri del fiume Fino, in comune di Città Sant’Angelo. Il proprietario del terreno è stato deferito alla Procura della Repubblica di Pescara poiché aveva eseguito tali lavori in assenza della prescritta autorizzazione paesaggistica.

Sulle sponde del  Fiume Tirino, in comune di Bussi sul Tirino,  sono stati scoperti lavori  di livellamento del terreno e posa in opera di materiali edili finalizzati alla realizzazione di un parcheggio per autovetture funzionale ad un attività commerciale. L’opera è stata  realizzata  in assenza dell’autorizzazione  in area sottoposta a vincolo paesaggistico ai sensi del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42. I lavori sono stati immediatamente sospesi ed il titolare dell’attività segnalato all’autorità giudiziaria. I due imprenditori deferiti  rischiano  l’arresto fino a due anni e l’ammenda da € 15.493,00 a € 51.645,00.