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Odori molesti, una storia triste della Piana del Cavaliere: attesa per l’incontro pubblico a Carsoli

Mercoledì 9 ottobre alle ore 17.30 potrebbero essere svelati gli arcani

Carsoli – C’è sicuramente grande attesa nel comprensorio zonale per l’incontro pubblico di Mercoledì 9 ottobre alle ore 17.30 presso la Sala Consiliare del Comune di Carsoli. Una sede in cui, dietro sollecito del sindaco, Arta e Forestale dovrebbero rendere noti gli esiti dei monitoraggi.

Si spera che questa data possa costituire un punto di riferimento per un mistero che affligge il territorio: l’origine degli odori molesti. Ipotesi, congetture, monitoraggi precedenti, interrogazioni parlamentari, missive ed azioni dei quattro sindaci, sopralluoghi Arta in zona: ma di fatto le emissioni maleodoranti continuano. La preoccupazione negli ultimi mesi è cresciuta esponenzialmente, e nel territorio, specialmente a Carsoli si registra molta tensione su questo argomento.

E dunque resta ancora un mistero capire soprattutto le cause, che potrebbero anche essere ricercate in fattori e movimenti esterni e non originati quindi necessariamente da sedi fisse produttive.

Ci sono indagini in corso, gli esiti ovviamente sono riservati e nel contempo si brancola un pò nel buio di una situazione paradossale. Il pressing è forte, tra istituzioni, stampa, sollecitazioni dei sindaci, ma tutto ancora avviene.

Le emissioni si avvertono non in maniera continuativa, ma occasionale concentrate a volte durante le ore mattutine, talvolta intense nelle ore tardoserali. La durata è sempre circoscritta, gli olezzi poi scompaiono nel giro di mezz’ora, quraranta minuti.

Eppure – spiega Marsicalive – esiste il naso elettronico, più correttamente denominato Ioms (Intrumental odour monitoring system),  un dispositivo per la valutazione in continuo dell’impatto olfattivo che permette di misurare il fastidio arrecato da sorgenti maleodoranti. Uno strumento che permette di trovare, in breve tempo, la provenienza delle puzze.  Una volta acquisita l’impronta olfattiva dei  campioni e delle loro diluizioni calibrate, infatti, è possibile la calibrazione del naso stesso al riconoscimento delle diverse “sorgenti” odorigene con la risposta tarata in concentrazione di odore.
Registra in continuo la presenza di odori, ne riconosce la provenienza e ne fornisce l’intensità in unità olfattometriche. In questo modo, dal rapporto tra il numero di eventi odorigeni e il tempo totale, si ricava la frequenza degli episodi di odore, che è in relazione con la valutazione quantitativa della molestia olfattiva e quindi con la normale tollerabilità degli esposti.

Orbene tutto questo è una storia triste che caratterizza il territorio, triste per tantissimi motivi. Si spera dunque che mercoledì sussistano novità tali per mettere intanto un punto fermo. Vedremo.