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Monumento Graziani, condannati per apologia il sindaco e due assessori di Affile

luchino2.0Affile – Il sindaco di Affile  sono finiti nei guai giudiziari a causa del monumento al gerarca fascista ed ex ministro di Salò, Rodolfo Graziani.
La Procura di Tivoli, che ricorrerà in appello, aveva chiesto la confisca del monumento, due anni per il sindaco e un anno e sette mesi per i due assessori tutti accusati di apologia del fascismo.
 
Il Tribunale avrebbe ordinato l’interdizione dai pubblici uffici per tutta la durata della pena. Agli imputati, inoltre è stata concessa la sospensione condizionale della pena, ma dovranno risarcire i danni all’Anpi che al processo si è costituita parte civile.
 
La Regione Lazio guidata da Nicola Zingaretti, nel 2015 aveva revocato il finanziamento regionale e approvato una delibera con la quale si chiedeva al Comune di Affile l’annullamento dell’atto di giunta comunale del 2012 con cui è stato dedicato al gerarca. L’opera costata 125mila euro aveva scatenato forti polemiche, sfociando anche in interrogazioni parlamentari, esposti, manifestazioni di protesta e iniziative per far rimuovere il sacrario. I fondi furono stanziati dalla regione Lazio a guida Polverini.