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Monumento deturpato a Tivoli, Quinci (Cdq Braschi): “sarà riunione simbolica in loco”

TIVOLI – A ricordo e monito, così recita la scritta di un significativo monumento tiburtino preso di mira da vandali che lo hanno a dir poco deturpato. Un monito indubbiamente al rispetto della cosa pubblica arriva da Fulvia Quindi, presidente del Comitato di Quartiere Villa Braschi la quale si è rivolta al sindaco Innocenzi e al presidente del consiglio con la seguente nota:


“La sottoscritta Fulvia Quinci, Presidente del Comitato di Quartiere Braschi, trasmette al Sig. Sindaco quale responsabile dell’Amministrazione Comunale ed al Presidente del Consiglio Comunale per i singoli Consiglieri Comunali, una petizione pubblica a nome dell’intero Quartiere supportata dai numerosi iscritti per le seguenti motivazioni:
1. Considerato che Comune di Tivoli finanzia i Centri Anziani di Tivoli-Centro, Empolitana, Villa Adriana, Tivoli-Terme e Campolimpido, chiede che venga istituito e finanziato anche nel Quartiere Braschi un Centro Anziani per dotare la comunità di un necessario ed idoneo luogo di socializzazione, indispensabile per creare le condizioni di un minimo di relazione umana negata negli anni a causa della ben nota scellerata speculazione edilizia che ha annullato qualsiasi spazio pubblico. Al riguardo si suggerisce, vista la assoluta inidoneità di locali presenti nel Parco Braschi, la ricerca di un normale locale in affitto disponibile nella zona;
2. Il verde pubblico esistente nel Comune di Tivoli è un patrimonio di inestimabile valore ambientale e culturale da preservare anche per l’accertata funzione nella prevenzione della salute dei cittadini. In particolare il Parco Braschi, importante per l’intero territorio e non solo per il quartiere, va riqualificato con interventi di importante rilievo per restituirlo alla Città con la bellezza e varietà botanica di un tempo. La rivoluzione culturale necessaria per affrontare e perseguire seriamente tale obiettivo di interesse generale per la collettività è nel considerare gli oneri finanziari necessari come un investimento prioritario rispetto ad esempio alla cosiddetta cultura dell’effimero, proprio per la sua valenza ineliminabile a servizio della bellezza della Città e dello stile di vita dei cittadini. Confermata la priorità politica, la copertura finanziaria -considerata la qualità dell’obiettivo- può essere assicurata anche con l’apporto di enti sovracomunali. Il prezioso patrimonio ambientale del Parco Braschi dovrà essere oggetto di assidua custodia, cura e manutenzione prevedendo in bilancio adeguati oneri nella considerazione della già citata priorità politica dell’obiettivo. Qualunque altra ipotesi di soluzione con l’apporto di sinergie private, prospettata da decenni, è ormai fallita definitivamente. C’è da rivedere la destinazione prevista nel
Piano di Emergenza Comunale per trovare le necessarie alternative o soluzioni: la chiusura del Parco nelle ore notturne è di vitale e decisiva importanza se non la si vuole abbandonare alla inciviltà di irresponsabili minoranze (i cancelli prevedono anche la possibilità di garantire l’accesso dal “Romitello” alle abitazioni vicine alla Chiesa). La petizione pubblica rivolta all’Amministrazione ed all’intero Consiglio è un invito alle Istituzioni di affrontare una volta per tutte il problema allo scopo di pervenire in modo organico e definitivo ad una soluzione politica atta a fornire alla comunità tiburtina la possibilità di usufruire in modo adeguato dello storico parco comunale.
“La speranza ha due figli: l’indignazione ed il coraggio; l’indignazione serve per le cose che non riusciamo a tollerare ed il coraggio serve a lottare per cambiare tali cose intollerabili” (Sant’Agostino 354/430).
Il Comitato di Quartiere si riunirà simbolicamente presso il Tempietto del Parco “a ricordo e monito” della inciviltà di alcuni, della indifferenza di molti e della inadeguatezza delle istituzioni.”