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Monticazione a rischio nel Carseolano, lupi in agguato: urge strategia antipredatoria

PIANA DEL CAVALIERE – Come noto dal 1° Maggio 2024 la regione Abruzzo ha autorizzato la monticazione, ossia il pascolo montano. Gli animali così con l’arrivo della bella stagione possono finalmente uscire dalle stalle e stazionare all’aria aperta. Nel carseolano però la ripresa del pascolo montano genera non pochi problemi dovuti all’assalto che i lupi riservano agli animali. Mucche, pecore, cavalli per lo più sono attaccati e spesso dilaniati dai lupi. Lo spettacolo per gli allevatori è tra i più drammatici. Già l’allarme era stato lanciato negli scorsi anni con vere e proprie stragi documentate anche fotograficamente.

Gli allevatori di zona sono ovviamente preoccupati, in special modo coloro che praticano questo lavoro come attività esclusiva e prevalente per il sostentamento delle famiglie.

“Il rischio è troppo elevato – commenta un allevatore – il bestiame rischia ogni anno di essere decimato dai lupi e non sappiamo come risolvere, siamo preoccupati”. Va anche precisato che per la monticazione, gli allevatori pagano anche una tassa annuale, che viene riscossa per legge dai comuni ove avviene il pascolo.

Dunque si paga per un servizio, che però poi non può essere fruito serenamente per i rischi che esso comporta.

Servirebbe dunque maggior protezione degli animali al pascolo. Il lupo a sceglie la strada più comoda. Il piatto preferito? Quello che richiede meno sforzo. Sì, il lupo è un predatore opportunista, minimo sforzo per massima resa. E quindi non risparmia ciò che trova nei campi.

Il lupo è un animale notturno: gioca e si riposa nelle ore diurne, mentre di notte pratica la caccia che avviene solitamente in branco. Questo aspetto, del tutto naturale, rende però per gli allevatori ancorpiù difficoltosa la “legittima difesa” dagli attacchi.

Il rischio lupi incide sui costi che gli allevatori sostengono  per il sostentamento dei loro animali. Per questo poco o nulla possono fare i piccoli comuni ma bisognerebbe agire – dicono gli allevatori – a livello istituzionale più alto come quello regionale.  Servirebbe dunque Un’adeguata strategia antipredatoria abbina l’utilizzo di più sistemi di prevenzione ad una corretta gestione del bestiame.

E’ indubbio che la presenza costante di personale a sorveglianza del bestiame è considerata il più efficace tra i sistemi di protezione, ma questa però non sempre è attuabile per ovvi e comprensibili motivi.

L’utilizzo di dissuasori acustivi e visivi ad esempio potrebe costituire un deterrente per i lupi al meno nei brevi periodi, in quanto Iipredatori tendono ad abituarsi velocemente, e, quindi, devono essere utilizzati non continuativamente, ma solo in determinate situazioni diemergenza, cioè quando c’è un maggiore rischio di attacco. Ma ci sono anche altre soluzioni da poter considerare: la tecnologia indubbiamente aiuta, serve probabilmente un pò di volontà. Aiutiamo questo settore, facciamo dunque appello alle autorità competenti affinchè il problema possa risolversi o quanto meno mitigarsi.

Disponiamo di immagini shock che documentano quanto avviene durante la monticazione nel carseolano, non le pubblichiamo per non suscitare impressione nei lettori. Chiunque però voglia rendersi conto ed  avere tale documentazione potrà richiederla tramite mail.