JENNE – Venerdì scorso, all’ingresso di Vallepietra è stato presentato il primo cartello informativo dedicato alle orchidee spontanee del Parco dei Monti Simbruini, realizzato dal G.R.O.S.S. (Gruppo di Ricerca Orchidee Spontanee Simbruini) in collaborazione con l’Ente Parco. L’iniziativa rappresenta l’avvio di un progetto più ampio: saranno infatti installati otto cartelli complessivi, uno per ciascun Comune che fa parte del Parco.
Alla cerimonia erano presenti il sindaco di Vallepietra, ing. Daniele Mioni, membri dell’amministrazione comunale, il commissario del Parco dei Monti Simbruini, Alberto Foppoli, e i componenti del gruppo GROSS.
«L’orchidea è una pianta affascinante, dai fiori colorati e dalle forme particolari, che arricchisce la biodiversità del nostro territorio – ha commentato il sindaco Mioni –. Grazie al lavoro accurato del GROSS, oggi possiamo mappare e valorizzare aree di straordinaria purezza ambientale. Le orchidee, infatti, sono veri e propri “termometri naturali”: crescono solo in zone salubri, dove l’aria e il suolo hanno caratteristiche uniche».
Soddisfazione anche nelle parole del commissario Foppoli: «Questo è un esempio concreto di quanto si possa realizzare con la sinergia tra istituzioni e associazioni. Il Parco dei Monti Simbruini è il più grande del Lazio, un patrimonio naturalistico che va tutelato e promosso. Sapere che qui sono state censite oltre 60 specie di orchidee spontanee lascia stupiti e invita tutti a scoprirne la ricchezza».
Il progetto porta la firma e la passione di Riccardo Graziosi, Alessio Locicero e Bruno Petriglia, che guidano il gruppo GROSS e hanno raccolto i frutti di oltre vent’anni di ricerca scientifica nel volume “Le Orchidee del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini”. Nel libro sono descritte nel dettaglio 60 specie di orchidee e 6 ibridi, testimonianza dell’incredibile biodiversità custodita nel cuore dei Simbruini.
Con l’installazione dei nuovi cartelli, il Parco intende rafforzare la conoscenza e la sensibilizzazione dei cittadini e dei visitatori, promuovendo una cultura di rispetto e tutela verso queste straordinarie “sentinelle della natura”.