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Monito di Padre Stefano Tollu a Carsoli: “bisogna insegnare la bontà ai giovani”

stefano tolluCarsoli – L’omelia della Messa domenicale di questa mattina presso la Chiesa Parrocchiale di Santa Vittoria in Carsoli è stata intensa e piena di significato. La celebrazione è stata officiata da Padre Stefano Tollu, religioso che vanta una amplissima esperienza vissuta per anni tra le popolazioni in stato di povertà all’estero. Il messaggio che Stefano lancia è chiarissimo: “torniamo ad insegnare la bontà ai giovani e alle nuove generazioni”. Parla di più concetti di vita e meno numeri. Una riflessione che pone gli adulti nella consapevolezza di dover tornare a trasmettere dunque quei valori di vita essenziali che in fondo non hanno tempo e non fanno parte di un passato destinato a non tornare più. La solidarietà, il volersi bene, la fratellanza, l’aiuto reciproco. Elementi che un tempo erano consuetudine in una piccola comunità, oggi sono una eccezione. “Non dobbiamo togliere la parola a nessuno – ha detto Padre Stefano – putroppo ciò accade molto spesso nelle famiglie, in ambienti di lavoro, ai vicini di casa per i più disparati motivi. Iniziamo invece a camminare sulla strada della bontà, per una vita che possa cambiare prospettiva ed essere vissuta all’insegna dell’amore.” Ma non sono mancati anche riferimenti all’autoreferenzialità che non giova certo all’uomo che può e deve tornare a seguire il cristianesimo. Il tempo che scorre, putroppo ci fa osservare quanto sia difficile guidare le generazioni del terzo millennio, forse i più grandi dovranno dunque rimboccarsi le maniche, dire qualche no in più, agire con fatti e meno parole, seguendo i valori fondanti della famiglia e di una disponibilità che non deve sembrare certo una debolezza, ma anzi costituire un punto deciso di forza rispetto alla attuale situazione poichè purtroppo mala tempura currunt.