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Medico romano finisce in un canalone, tratto in salvo a Scurcola dai carabinieri forestali

Avezzano. Hanno salvato la vita a un uomo, un medico, rimasto bloccato nella sua auto uscita di strada e finita in un canale. Ieri, nel tardo pomeriggio, una pattuglia di carabinieri forestali si trovava sulla Tiburtina quando a un certo punto è stata richiamata dal fumo che usciva da un canale, ricoperto di vegetazione.

Il brigadiere Angelo Capparella e l’appuntato scelto Mauro Morgante hanno immaginato si trattasse di immondizia o altro andati alle fiamme, come spesso accade per via anche del forte caldo. Hanno pensato così di intervenire per evitare il peggio. Solo quando sono arrivati sul punto preciso da cui partiva il fumo si sono resi conto di quanto accaduto. Il fumo e il forte odore di bruciato venivano dall’auto che era rimasta accessa, con il pedale dell’acceleratore in azione.

 

Proprio tra i rovi c’era un automobilista finito all’interno di un canale. L’area si trova a ridosso della Tiburtina all’incrocio con la strada provinciale 62 Palentina, nel Comune di Scurcola Marsicana.
I due carabinieri forestali si sono subito resi conto che l’uomo aveva perso i sensi e hanno allertato subito i sanitari del 118 e i vigili del fuoco, arrivati dal distaccamento di Avezzano.

I militari, con l’ausilio dei vigili del fuoco, hanno estratto dall’abitacolo l’uomo medico originario di Roma. Aveva ferite al volto e sangue alle mani e alla testa: era in condizioni di scarsa lucidità.

Successivamente affidato agli operatori sanitari il ferito, probabilmente colto da malore mentre era alla guida dell’automobile, è stato trasferito al pronto soccorso di Avezzano, dove gli è stata data una prognosi di dieci giorni. L’intervento dei carabinieri forestali ha consentito potesse accadere il peggio.