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Manovra di Bilancio 2026: ecco tutte le novità fiscali in arrivo

ROMA – Come ogni anno, anche la Legge di Bilancio 2026 porta con sé una serie di interventi fiscali che mirano da un lato ad alleggerire la pressione tributaria, e dall’altro a garantire nuove entrate per sostenere i conti pubblici e stimolare gli investimenti. Tra le misure più attese figurano il taglio dell’Irpef e la nuova rottamazione quinquies, ma le novità non si fermano qui.

Taglio dell’aliquota Irpef

La prima misura di rilievo riguarda la riduzione dell’aliquota Irpef per il secondo scaglione di reddito, compreso tra 28.000 e 50.000 euro. Dal periodo d’imposta 2026, l’aliquota passerà dal 35% al 33%. Si tratta di una misura strutturale, quindi destinata a restare stabile negli anni. Secondo le stime, il taglio interesserà circa 13 milioni di contribuenti, con un risparmio massimo annuo di 440 euro. Non sono mancate, tuttavia, le polemiche: c’è chi critica la mancata estensione del secondo scaglione fino a 60.000 euro e chi ritiene che il provvedimento favorisca principalmente il ceto medio.

Rottamazione quinquies

L’altra grande novità è la rottamazione quinquies, che consente di regolarizzare i mancati versamenti di imposte, contributi previdenziali e avvisi bonari. Potranno accedervi i contribuenti con carichi affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023. Restano esclusi gli evasori totali e i soggetti con accertamenti in corso. Il pagamento sarà rateizzabile fino a 54 rate bimestrali, con interessi al 4%. In Parlamento si discute, però, della possibilità di introdurre rate mensili per rendere la misura più agevole.

Accise e tabacchi: aumenti in vista

Non tutte le novità sono positive. La Legge di Bilancio prevede infatti un aumento delle accise sul gasolio, con un allineamento immediato a quelle sulla benzina già dal 1° gennaio 2025. Il rincaro fiscale sarà di 4,05 centesimi al litro, mentre la benzina godrà di una riduzione di pari entità. A questi effetti va sommata la variazione sull’IVA, che determinerà un lieve aumento del prezzo del diesel e una piccola riduzione su quello della benzina.

Anche i prodotti da fumo saranno interessati da rincari: dal 2026 le accise saliranno di 2,50 euro ogni mille sigarette, pari a circa 5 centesimi in più a pacchetto. Ulteriori aumenti sono previsti nel 2027 e 2028.

Cedolare secca e affitti brevi

Brutte notizie per chi affitta immobili a breve termine tramite intermediari: la cedolare secca passerà dal 21% al 26%. Si tratta però di una misura ancora in discussione, con la possibilità di un ritorno all’aliquota unica del 21% per tutti i locatori.

Misure per le imprese: Irap e maxi deduzioni

Sul fronte delle imprese, la manovra introduce un aumento del 2% dell’Irap per banche e compagnie assicurative, mentre punta a sostenere gli investimenti produttivi con una nuova formula di iper e super ammortamento.

L’articolo 94 della manovra prevede una maggiorazione delle deduzioni fiscali per l’acquisto di beni strumentali:

180% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
100% tra 2,5 e 10 milioni;
50% tra 10 e 20 milioni.

Se gli investimenti producono risparmi energetici significativi, le percentuali salgono rispettivamente al 220%, 140% e 90%. Queste agevolazioni riducono la base imponibile e rappresentano un incentivo concreto alla transizione tecnologica ed ecologica.

Lotta all’evasione e nuovi controlli

La manovra interviene anche sul fronte del contrasto all’evasione fiscale. Tra le novità più rilevanti c’è il “pignoramento sprint”: l’agente della riscossione potrà pignorare i crediti derivanti da fatture elettroniche non ancora incassate dal debitore. È inoltre introdotta una liquidazione automatica dell’IVA per i contribuenti che non presentano la dichiarazione annuale, basata sui dati già in possesso dell’Agenzia delle Entrate.

Chi riceve l’avviso avrà 60 giorni per pagare o presentare le proprie osservazioni. In caso di mancata risposta, l’importo verrà iscritto a ruolo. Viene poi confermato il divieto di compensazione dei crediti fiscali per chi ha debiti superiori a 50.000 euro e sono previsti limiti ai pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione ai fornitori con pendenze fiscali.

Fringe benefit, sugar tax e plastic tax

Nessuna novità per i fringe benefit, che restano ai livelli attuali. Confermata anche la sospensione di sugar tax e plastic tax, inizialmente previste per entrare in vigore nel 2024.

In sintesi

La Manovra di Bilancio 2026 conferma il doppio obiettivo del Governo: alleggerire la pressione fiscale su cittadini e imprese virtuose, ma anche rafforzare i controlli e recuperare gettito da chi non rispetta gli obblighi fiscali. Un equilibrio delicato, che nei prossimi mesi sarà oggetto di confronto politico e potenziali modifiche in Parlamento.