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L’Ospedale di Subiaco ai tempi di pandemia, il dito puntato dell’associazione Lollobrigida

Subiaco – Dall’Associazione tutela della salute e diritti del malato “Andrea Lollobrigida” di Subiaco riceviamo e pubblichiamo integralmente:
“Dal primo novembre 2020 il Reparto Chirurgia viene chiuso e i 10 posti letto vengono
riconvertiti in posti letto Covid come area di stazionamento.
Non c’è speranza di un ripotenziamento del nostro Angelucci, come chiedono con
forza dal territorio, neanche davanti alla più grave emergenza sanitaria del Secolo.
Abbiamo l’ospedale con meno posti letto del Lazio, ben lontano 45 km dall’ospedale
più vicino. Una grande struttura svuotata dalla politica regionale negli ultimi anni da
servizi e reparti vitali per un territorio montano come il nostro.
C’è una intera ala del secondo piano, l’ex Reparto di Ostetricia-Ginecologia con una
capacità di 23 posti letto, inutilizzato da un decennio dove si potrebbero ricavare
almeno 15 posti letto rimodulando i percorsi. La Regione con la Direzione Generale
della ASL RM5 , preferisce riconvertire i posti già esistenti, sottraendoli alle
specialità (come la Chirurgia).
Non appena arriva la prima occasione ecco un altro colpo di “accetta”: Il reparto
Chirurgia viene chiuso il 31/10/2020 lasciando, “sembra”, due posti per le urgenze
chirurgiche.
Dal 1° novembre è stato riconvertito in reparto Covid con i primi degenti arrivati
dalla RSA di Riofreddo “Rio Oasi”, dove sembra che vi siano stati 30-35 contagiati.
Ma la ASL ha adempiuto a quanto prescritto dai protocolli?; ha avviato un’indagine
epidemiologica?.
La nostra Associazione si domanda: Ma con quale autorizzazione è stato
riconvertito il reparto di Chirurgia per assistere e curare la pandemia in corso,
considerato che non è mai stato indicato nella rete-covid della Regione Lazio se
non per i 2 posti letto di area d’isolamento a disposizione del Pronto Soccorso? Ma
la Asl NON RITIRENE OPPORTUNO, IN VIRTU’ DELLA LEGGE SULLA TRASPERENZA,
RISPONDERE A COLORO CHE HANNO SOTTOPOSTO IL QUESITO e SEMBRA CHE A TUTT
‘ OGGI la Asl ancora non risponde!!!
Nel frattempo il 10/11/2020 il Sindaco di Subiaco annuncia che in tutti gli ospedali
Asl RM 5 è stato allestito un reparto Covid.
Reparto Covid?!?! e da quando siamo dotati di pneumologi e infettivologi???
Pensate ad un reparto Covid con un solo rianimatore che viene utilizzato dal Pronto
Soccorso nel piano terra e dal reparto di Medicina al 3° piano!!!!!
Ormai siamo abituati ai suoi annunci sempre più curiosi e distaccati dalla realtà
come inaugurazioni anticipate di nuovi reparti e servizi che ad oggi non sono ancora
attivi pienamente. Dimentica però di comunicare, nella sua “chat”, ai cittadini i
reparti, le specialità ed i servizi persi da quando si è insediato al comune.
Perché tutto questo ritardo, perché non è giusto che i cittadini della nostra Valle non
avessero un Drive-in per i tamponi Covid senza fargli percorrere 45 + 45 Km per
farsi un tampone e poi aspettare………. 7 – 10 giorni per avere una risposta lasciando
in stato d’ansia intere famiglie.
Alcuni Sindaci, vista l’indifferenza ed i motivi ostativi della ASL hanno
autonomamente chiamato società specializzate per sopperire alla mancanza delle
istituzioni stesse.
C’è da elogiare quei comuni che hanno concorso con una quota parte al pagamento
della prestazione stabilita dalla Regione Lazio pari a 22,00 euro .
L’Amministrazione di Subiaco non ha deliberato alcuna integrazione a favore dei
cittadini; mentre il comune di Vallepietra si.
Altre discriminazioni:
Perché la ASL continua a discriminare, la nostra Valle, il Presidio Ospedaliero
sul problema delle Ambulanze?. Perché non modifica la delibera con la quale
indica che presso il Presidio Ospedaliero stazionerà l’ambulanza H12 e non
H24 come gli altri Presidi della Nostra ASL?.
Siamo stati informati di n. 4 morti nel reparto Covid senza essere stati dirottati
immediatamente presso altre strutture dotate di Terapia Intensiva. Non state
rischiando di esporre al pericolo di una condanna a morte i più anziani che
possono aggravarsi repentinamente?
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