The news is by your side.

Le più difficili mosse del poker

Con la crescente popolarità del poker il gioco è diventato sempre più aggressivo e competitivo, per questo la domanda posta più frequentemente dai giocatori che lo approcciano per la prima volta è quale siano le mosse più difficili. Questo può essere per due motivi: capire il livello di difficoltà del poker e quindi se effettivamente si vuole procedere con il suo studio e gioco, oppure perché, già in una fase di scoperta, si vuole migliorare e imparare come affrontare quelle mosse o metterle in atto in prima persona.

È difficile designare quale sia il più difficile tra le varianti del poker poiché solitamente dipende più da i giocatori che partecipano alla partita. Sicuramente alcune tra le più difficili sono le numerose varianti del gioco come Omaha Hi-Lo e Texas Holdem nel formato con limite al piatto, limiti fissi o senza limiti. Una delle varianti che i giocatori trovano più ostiche è forse Deuce to Seven Triple Draw Poker. Quando giocano questa variante i partecipanti hanno cinque carte e gli sono permessi tre scarti per mano. Le mano più forte in questa versione del gioco è 2,3,4,5,7 e invece chi gioca scala o colore viene penalizzato. La cosa che rende questa variante più difficile è la senza di carte in comune che invece sono di solito presenti in giochi come Omaha High Low e Texas Holdem.

Se volete vincere a poker dovete giocare di strategia e fortuna, sicuramente conoscere le mosse più difficili potrebbe essere un vantaggio, per giocare prevedendole e portandole a proprio favore. Ecco elencate di seguito le più comuni.

Mossa 1: Il Re Steal da Bottone

Mentre lo Steal o Furto dei Bui, è una mossa conosciuta e già maneggiata dalla maggior parte dei giocatori di poker, il Re Steal da Bottone è ancora ostica ai più. Questa mossa è diventata popolare negli utlimi anni nei giochi senza limiti di piatto con l’avanzare del trend di rilanciare con una varietà di mani diverse. Spesso questo porta i giocatori a giocare con delle mani scadenti e rilanciare in modo poco strategico. È a quel punto che subentra il Re Steal, per cui il giocatore prevede il flop e può mirare a vincere il piatto prima che questo accada. Questa mossa ci garantisce un vantaggio sull’avversario concedendo ulteriori informazioni sulla sua mano e permettendo di tenere sotto controllo la dimensione del piatto. Inoltre giocando Re Steal possiamo portare a nostro vantaggio eventuali scarycard in gioco.

Per difendersi da questa mano è possibile mettere in atto diverse strategie. Una di queste è smettere di rubare in ultima posizione con mani che non possono sostenere un rilancio oppure essere preparati a vedere o andare all-in con un range di carte molto più ampio.

 

Mossa 2: Mini Raise

 

Mentre un tempo rilanci tre volte più alti del Grande Buio erano la mossa standard del preflop. Con la crescente popolarità di mosse come il Furto dei Bui e il Re Steal da Bottone usati da giocatori di tutti i livelli, sono sempre più comuni rilanci più bassi. Si parla quindi di rilanci la metà o due volte la metà del Grande Buio che sono diventati la norma della maggior parte dei tornei, specialmente quelli online quando la puntata obbligatoria comincia a crescere e arrivano in gioco le ante. Il vantaggio di questa mossa è che permette di vincere lo stesso numero di turni con un minor rischio ed essendo meno in pericolo è possibile tentare di rubare il piatto un maggior numero di volte. La controindicazione di questa mossa è che aumenta la probabilità che gli avversari, specialmente il Grande Buio, chiedano di vedere, scoprendo un cheap flop. Anche in questo caso sarà comunque possibile continuare la partita procedendo con puntate basse poiché il piatto è basso. In più questa strategia è anche un buon modo per rimanere sotto copertura quando il giocatore si troverà con una carta molto alta.

 

Mossa 3: Debole all-in post-flop

 

Con la popolarizzazione del poker sono pian piano cambiati i modi di gioco. Una mossa che ha preso per esempio piede nel poker online è quella di vedere dopo il flop con combinazioni solitamente non considerate premium. A differenza invece di un tempo in cui quando c’era un rilancio, seguito da un ulteriore rilancio, le carte che venivano solitamente mostrate erano di un valore molto alto. Questa strategia è diventata popolare con il crescente numero delle persone che giocano partecipando al piatto con mani lontane dall’essere buone. Per difendersi da questa mossa è bene stare attenti se l’approccio giusto sia il continuation bet o il check behind. Un all-in con progetto di scala o di colore diventa meno attraente se il giocatore fa check poiché c’è solo una carta mancante da vedere. Un modo per prendere confidenza con queste modalità di gioco è quello di fare esperienza giocando. Per fortuna, il poker online è un mercato altamente gettonato in Italia, dove opera anche uno tra i provider più influenti del mondo del gioco. Questo operatore mette a disposizione dei suoi utenti moltissime modalità di gioco, tra tornei e partite internazionali dei giochi classici, a varianti più rapide e molto popolari. La particolarità è che cofrontandosi con giocatori da tutto il mondo è possibile mettere in pratica tattiche imparate studiando il gioco e partecipando alle loro famose proposte come il Texas Holdem o il poker classico, dove è possibile notare le differenze tra le diverse combinazioni poker giocate dagli avversari.

 

Mossa 4: Fare overbetting con Monsters

 

In poker si parla di Monster per indicare delle mani molto forti. Un tempo i giocatori erano soliti giocare queste mani “mostruose”, come full o nut flush (cioè la mano di colore migliore possibile) facendo una puntata bassa, per essere sicuri di venire ripagati alla fine e puntualmente funzionava, cosa che permetteva a questi di vincere qualche chip in più. Con il tempo i giocatori si sono resi conto che con mani buone sarebbe meritevole ricevere una somma più alta. Questi hanno quindi cominciato a scommetere più alto per ottenere un valore maggiore da delle mani molto buone. Questa strategia è diventata sempre più popolare perché fare puntate alte funziona molto meno comunemente di fare puntate basse, quindi con il tempo è passata da mossa che eventualmente può rivelare le tue carte, a mossa che potrebbe essere bluff e porta l’altrogiocatore a chiedersi se sia uno steal o sia una value bet.

 

Per rispondere a una strategia del genere è bene avere una buona lettura del proprio avversario e capire la sua strategia di gioco cercando di ricostruire il pattern delle sue mani precedenti. In più, per portare la mossa a proprio vantaggio è importante non essere prevedibili e non giocare le proprie puntate solo a seconda della forza mano. Il gioco di psicologia in questo caso è importante e rendendosi conto che un giocatore sta usando questa strategia è possibile puntare sul piatto quando questo è forte.

 

Conclusione

 

Come abbiamo visto non solo ci sono molte strategie differenti e contradditorie nel poker, ma queste evolvono nel tempo e cambiano con il cambiare dello stile di giocata delle persone, influenzandosi a vicenda. Per questo è importante, anche per i giocatori veterani, aggiornarsi sulle nuove strategie, specialmente su quelle più complesse e difficile da decifrare e da battere.