Carsoli – La gioia e l’atmosfera di condivisione della festa che ha animato Piazza Corradino nella serata di ieri, sabato 1° novembre, sono state macchiate da un gesto spiacevole che ha colpito uno dei membri più giovani della nostra comunità.
Al termine dei festeggiamenti, un bambino e la sua famiglia hanno dovuto affrontare una scoperta amara: la sua bicicletta, una due ruote da ragazzo di un distintivo colore verde acqua, non era più dove l’aveva lasciata. Il bambino l’aveva poggiata solo per un po’ di tempo nei pressi del supermercato Carrefour, nel cuore della piazza. Stamattina, la speranza di ritrovarla si è spenta: la bicicletta è sparita.
Al di là del valore economico dell’oggetto, ciò che questo episodio lascia è un profondo senso di amarezza. In una comunità, i bambini e le loro cose dovrebbero essere sacri, protetti da tutti. Una bicicletta per un bambino non è solo un mezzo di trasporto, ma un simbolo di libertà, di gioco, di pomeriggi spensierati. Sottrargliela significa rubare un pezzo della sua infanzia.
Questo non è solo un furto, è un atto che ferisce l’intera comunità e la sua fiducia.
Per questo, la famiglia lancia un appello accorato non solo a chi, per errore o con leggerezza, possa aver preso la bicicletta, ma all’intera cittadinanza di Carsoli.
Chiunque l’abbia presa è pregato di dimostrare un briciolo di coscienza e di restituirla. Può essere lasciata nello stesso punto in cui è stata trovata, o segnalata in modo anonimo alle forze dell’ordine o alla famiglia stessa. Non si cercano colpevoli, si cerca solo di rimediare a un torto e di ridare un sorriso a un bambino.
Chiediamo inoltre a tutti i residenti della zona di Piazza Corradino di controllare: forse è stata abbandonata in un cortile, in un vicolo o vicino a un garage.
Facciamo in modo che questo episodio resti un incidente isolato e dimostriamo che la nostra comunità sa prendersi cura dei suoi bambini e preservare la loro serenità. Le cose dei bambini non si toccano.