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L’Associazione Pro Camerata denuncia via web un’errata gestione dei fondi da parte delle autorità

imagesCamerata Nuova- L’ amore e l’impegno profuso dai volontari dell’Associazione “Pro- Camerata”, per la rivalutazione dell’antico territorio di Camerata Vecchia, rischia di andare in fumo per una gestione scorretta dei fondi da parte della pubblica amministrazione locale. Questa è la denuncia mossa dall’associazione tramite sito web e  che riportiamo integralmente:
“La nostra Associazione “Pro – Camorata”, costituita da volontari che hanno a cuore il proprio territorio, la sua valorizzazione e promozione, da anni è impegnata in un progetto di recupero dell’antico borgo andato distrutto, infatti sono stati realizzati ben tre campi di lavoro internazionali in cui volontari provenienti da tutto il mondo hanno reso fruibili i ruderi ai visitatori, strappandoli alla vegetazione. Con la facoltà di archeologia medievale dell’Università la Sapienza, l’Associazione ha inoltre avviato un collaborazione, che ha dato vita alla realizzazione del Summer School Camp 2013, nell’ambito del quale studenti universitari hanno approfondito le conoscenze e la ricerca sul sito archeologico a beneficio dell’intera collettività.
Premesso l’impegno dell’Associazione brevemente fin qui accennato, veniamo ora alle note dolenti.
L’Unione Europea tramite la Regione Lazio approvando un progetto di sviluppo rurale presentato dalla precedente Amministrazione Comunale ha destinato dei fondi economici “EURO 150.000” da dedicare al recupero dei ruderi di Camerata Vecchia .
In breve l’Associazione ben contenta di tale opportunità, si è subito adoperata affinché i lavori fossero eseguiti e i fondi correttamente investiti.
I buoni propositi dell’Associazione sono stati fin da subito affossati dai burocrati della pubblica Amministrazione in quanto l’amara realtà della storia che si ripete è che i fondi economici sono stati amministrati in maniera a dir poco incompetente e soprattutto non destinati all’effettivo recupero del sito archeologico .
Nel merito di quanto fin qui illustrato, possiamo affermare che ogni tentativo propositivo promosso dall’Associazione affinché i fondi fossero valorizzati al massimo ed investiti correttamente in interventi di effettiva utilità, sono stati ripetutamente ignorati.
L’Associazione conosce perfettamente il sito archeologico e gli effettivi interventi di cui necessita, tra l’altro con i campi di lavoro internazionali, alcuni di questi sono stati già svolti dai volontari, nonostante ciò non sono stati accolti i suggerimenti proposti, ma cosa ben più grave i lavori sono iniziati senza alcuna logica e progettualità esecutiva ed in modo irregolare ed illegale ; eseguendo alla fine solo il 30% delle opere previste nel progetto, ma cercando di accaparrarsi tutti i soldi stanziati ( 150.000 euro).
Noi denunciamo che sul volontariato non si deve speculare ed abbiamo chiesto conto di quanto è biecamente accaduto; ciò che sosteniamo è supportato da formale documentazione in nostro possesso, che saremo lieti di porre a disposizione di quanti interessati ad approfondire e conoscere tutti gli aspetti di questa “ordinaria speculazione”… a cominciare dalla magistratura alla quale è stata presentata formale denuncia con 300 pagine di documentazione “oggettiva”.
Certo è che questa storia non resterà sconosciuta, il mal tolto dovrà essere restituito alla cittadinanza tutta, chi sta cercando di lucrare insieme ai loro complici dovranno pagare per questa offesa fatta alla cittadinanza attiva di Camerata Nuova. Poiché ci riteniamo cittadini del mondo è a tutti voi che ci rivolgiamo, l’infamia di chi ha agito in questi termini, confidando nell’altrui indifferenza deve essere perseguita e condannata dall’intero mondo.
Ignorare quanto accaduto equivale a rassegnarsi al solito collaudato sistema clientelare di amministrare che non ci appartiene; che rifiutiamo fermamente e che combatteremo fino allo stremo”.