LABRO RI _ Nascosto tra le verdi colline della provincia di Rieti, a pochi passi dal confine con l’Umbria, sorge il suggestivo borgo di Labro, uno dei più affascinanti esempi di architettura medievale del Lazio. Con la sua posizione panoramica sul Lago di Piediluco e le sue stradine acciottolate perfettamente conservate, Labro è un luogo fuori dal tempo, in cui storia, arte e natura convivono in perfetto equilibrio. Il fulcro storico e simbolico del borgo è il maestoso Castello Nobili Vitelleschi, dimora millenaria che racconta le vicende di una nobile famiglia e di un intero territorio.
Origini e sviluppo di Labro
Le origini di Labro risalgono all’epoca alto-medievale. Il toponimo stesso deriverebbe da “Labrum”, termine latino che significa “orlo” o “bordo”, a indicare probabilmente la posizione strategica e di confine del paese. Il borgo fu fondato tra il IX e il X secolo, in un periodo caratterizzato da fortificazioni e insediamenti difensivi per proteggere la popolazione dalle incursioni barbariche e saracene.
Nel corso dei secoli, Labro ha mantenuto intatta la sua struttura urbanistica medievale. Le sue case in pietra, i vicoli stretti, le scalinate e le piccole piazze testimoniano un’attenzione costante alla conservazione del patrimonio architettonico. Dopo un periodo di decadenza, nel Novecento Labro è stato oggetto di un accurato restauro grazie anche all’intervento dell’artista e architetto fiammingo Ivan Van Mossevelde, che contribuì a ridare vita al borgo, rendendolo un esempio unico di recupero conservativo.
Il Castello Nobili Vitelleschi: baluardo di storia e potere
Il Castello Nobili Vitelleschi, situato nella parte più alta del borgo, domina il paesaggio circostante con la sua mole imponente e il suo profilo severo. Le sue origini risalgono al XI secolo, quando fu costruito come roccaforte militare a controllo delle vie di comunicazione tra l’Umbria e il Lazio. Divenne poi la residenza della nobile famiglia dei Nobili, che a partire dal XV secolo acquisì il controllo del territorio.
Nel corso del Rinascimento, la famiglia Nobili si unì per matrimonio ai Vitelleschi, potente casata di origine viterbese legata al papato. Da questa unione nacque la stirpe dei Nobili Vitelleschi, che mantenne il castello come residenza principale per secoli. La struttura del maniero fu progressivamente trasformata da semplice fortezza a elegante dimora signorile, pur conservando elementi difensivi come torri, merlature e mura spesse.
All’interno, il castello custodisce ancora ambienti arredati con mobili d’epoca, camini monumentali, soffitti lignei decorati e affreschi che raccontano episodi storici e religiosi. Tra le stanze più affascinanti vi è il salone principale, un tempo usato per le udienze e le cerimonie di famiglia, che oggi ospita eventi culturali, mostre e matrimoni.
Labro oggi: un borgo rinato tra cultura e turismo lento
Oggi Labro è considerato uno dei borghi più belli del Lazio e d’Italia. Il suo recupero ha favorito lo sviluppo del turismo sostenibile, grazie a strutture ricettive diffuse, attività culturali e percorsi naturalistici. Il castello, che è ancora di proprietà della famiglia Nobili Vitelleschi, è visitabile in alcune aree e continua a essere il cuore pulsante del paese, custode di secoli di storia e tradizione.
Labro è la meta ideale per chi desidera un’esperienza autentica, immersa nella bellezza del paesaggio reatino, nella quiete dei monti e nella magia di un borgo che ha saputo rinascere dal passato senza tradire la propria anima.