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La trippa alla romana: il cuore verace della Capitale a tavola

Roma – Pochi piatti raccontano la storia popolare della Capitale come la trippa alla romana, una specialità che affonda le sue radici nella cucina povera, capace di trasformare un ingrediente umile in un piatto sontuoso e identitario. Un tempo considerata “cibo del popolo”, oggi è una delle eccellenze della tradizione gastronomica romana, tanto da meritare un posto d’onore nei menù delle osterie storiche come nei ristoranti gourmet.

Una tradizione di mercoledì

Per i romani, la trippa non è solo cibo: è memoria collettiva. C’era un tempo in cui le massaie la cucinavano soprattutto il sabato, giorno di festa, o il mercoledì, che divenne nel folklore cittadino “il giorno della trippa”. Questa usanza era legata alla macellazione e alla disponibilità delle frattaglie, destinate soprattutto alle famiglie meno abbienti.

La ricetta della trippa alla romana

Ingredienti (per 4 persone):

1 kg di trippa già pulita (preferibilmente di vitello)
1 cipolla
1 carota
1 gambo di sedano
2 spicchi d’aglio
1,5 l di passata di pomodoro
1 bicchiere di vino bianco secco
1 ciuffo di mentuccia romana (nepitella)
80 g di Pecorino Romano grattugiato
Olio extravergine d’oliva, sale e pepe q.b.

Procedimento:

1. Tagliare la trippa a listarelle e sbollentarla per alcuni minuti in acqua leggermente salata. Scolare e tenere da parte.
2. Preparare un battuto di cipolla, carota e sedano, e rosolarlo in casseruola con olio e gli spicchi d’aglio.
3. Unire la trippa e sfumare con il vino bianco.
4. Aggiungere la passata di pomodoro, un bicchiere d’acqua e cuocere a fuoco lento per circa un’ora, mescolando di tanto in tanto.
5. A metà cottura, profumare con foglie di mentuccia spezzettate.
6. Servire la trippa ben calda, cosparsa di abbondante Pecorino Romano.

Un’eccellenza identitaria

Ciò che rende unica la trippa alla romana è l’equilibrio perfetto fra la sapidità del pecorino, la freschezza della mentuccia e la corposità del pomodoro. Un piatto che parla di convivialità, di osterie rumorose, di pranzi domenicali in famiglia. Non è solo un piatto da assaporare: è un tassello fondamentale del mosaico culturale romano.

La sua forza sta proprio nell’essere rimasta fedele a sé stessa: semplice, genuina, popolare, ma al tempo stesso nobile nella sua autenticità. In un mondo che corre verso il nuovo, la trippa alla romana resta un presidio del gusto, simbolo di un legame indissolubile tra cibo e territorio.