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“La preghiera dei naviganti”; il popolo di Facebook e lo spazio immenso del web

facebook-popoloLa piazza virtuale dei social network è comunque un mondo con il quale ci confrontiamo su molti aspetti. Come per tutte le cose, anche questo strumento va utilizzato nel modo giusto. In questa Pasqua vogliamo riportare il testo della “Preghiera dei Naviganti”, scritta da  Patrizio Righero, esperto in Teologia Pastorale, giornalista pubblicista, ha seguito per anni la pastorale giovanile della Diocesi di Pinerolo  (Torino) dove attualmente è direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni sociali.  Leggiamola attentamente e fermiamoci a riflettere!

“In questo angolo del mondo digitale, Signore,ci sono centinaia di nomi, appiccicati alle pareti di una casa che esiste solo sullo schermo e nella mia fantasia.

Li chiamo “amici”,ma molti di loro li conosco poco, altri solo di vista, altri ancora sono poco più che volti 
(a volte nemmeno quelli!).

Qualcuno non l’ho incontrato, qualcun altro vive dall’altra parte del mondo; con qualcuno condivido molto, 
con altri poco o nulla.

Alcuni li ho scelti. 
Altri hanno scelto me. E ora sono qui, 
sulla mia home 
come sorelle e fratelli, posti sulla mia rotta virtuale.

Te li affido, Signore, 
uno per uno. Ti affido le loro speranze, 
le loro paure, 
i loro progetti di felicità.

Rendimi, per loro, immagine – sia pur sbiadita!- del tuo amore paziente e misericordioso.

Rendimi amico vero, 
pronto ad ascoltare, 
a condividere, a esserci. Rendimi apostolo, 
capace di annunciare, anche sul Web 
il tuo Vangelo di salvezza.

Ti ringrazio, Signore, 
per questo spazio immenso, per questa vita a colori, 
per questi incontri che forse non sono così casuali.

Tuttavia, Signore, 
di chiedo di non lasciarmi affogare in questo mare di finta compagnia: 
risveglia in me il desiderio 
di uscire là fuori,

di ascoltare voci reali, 
di abbracciare persone autentiche e stringere amicizie vere.”

Amen.

(di Patrizio Righero)