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La Marsica onora il Patrono San Berardo: festa a Colli di Monte Bove e Pescina

COLLI DI MONTE BOVE – Questa mattina, a Colli di Monte Bove, paese natale di San Berardo, la comunità locale ha partecipato con devozione alla Messa celebrata alle 10.30, in occasione della festa del Patrono della Diocesi dei Marsi. Le celebrazioni proseguiranno oggi pomeriggio alle 18 nella Basilica Concattedrale Santa Maria delle Grazie di Pescina, con la Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo Giovanni Massaro.

San Berardo, nato a Colli di Monte Bove da Berardo, signore del luogo, e da Teodosia, di nobile famiglia, mostrò sin da giovane segni di santità. Affidato all’educazione dei canonici della cattedrale di Santa Sabina, venne ammesso tra gli accoliti e, trasferitosi poi a Montecassino sotto la guida del monaco Paolo, si distinse per santità e dottrina. La sua fama arrivò fino a Roma, dove papa Pasquale II lo nominò suddiacono e successivamente cardinale diacono di Sant’Angelo e poi cardinale presbitero di San Crisogono.

Quando la sede vescovile dei Marsi divenne vacante, Berardo vi fu inviato e, con fermezza e saggezza, restaurò la pace e la concordia nella diocesi, combattendo abusi e vizi e promuovendo riforme importanti per il clero e per i fedeli. Tra le iniziative più note, si ricorda l’organizzazione di un centro di raccolta del grano a favore dei poveri, con un famoso miracolo legato al grano distribuito ai bisognosi.

Berardo guidò la diocesi con prudenza e coraggio fino alla sua morte, avvenuta il 3 novembre 1130. Il suo corpo fu inizialmente sepolto nella cattedrale di Santa Sabina e successivamente traslato a Pescina, dove attualmente riposa nella basilica concattedrale di Santa Maria delle Grazie.

Durante la celebrazione di oggi a Colli di Monte Bove, i fedeli hanno ricordato anche il testamento spirituale del Santo, con le sue esortazioni alla carità, all’umiltà e alla santità: “Fratelli miei, mia gloria ed onore, e, dopo il Signore e i suoi Santi, speranza e premio dell’anima mia, vi esorto a conservare fra di voi la carità che è la più grande fra le virtù…”.

Le celebrazioni di questa mattina hanno richiamato numerosi fedeli e hanno rappresentato un momento di profonda spiritualità e memoria storica per tutta la diocesi.