ROMA -Nel pieno centro di Roma, tra piazza Colonna e via del Corso, la Galleria Alberto Sordi rappresenta da oltre un secolo uno dei luoghi simbolo della vita cittadina. Elegante passaggio coperto e raffinato spazio commerciale, la galleria è testimone delle trasformazioni sociali, culturali ed economiche della Capitale.
Inaugurata nel 1922 con il nome di Galleria Colonna, la struttura nacque negli anni immediatamente successivi alla Prima guerra mondiale, in un periodo in cui Roma guardava alle grandi capitali europee e alle loro gallerie monumentali come modelli di modernità. Il progetto fu affidato all’architetto Dario Carbone, che realizzò un edificio in stile liberty, caratterizzato da ampie vetrate, decorazioni eleganti e una copertura in ferro e vetro che ancora oggi dona luminosità agli spazi interni.
Fin dall’inizio, la galleria si affermò come luogo di incontro e di passeggio, ospitando negozi di pregio, caffè e attività culturali. Per generazioni di romani e visitatori è stata un punto di riferimento, un salotto cittadino dove fare acquisti, darsi appuntamento o semplicemente attraversare il centro storico al riparo dal traffico.
Nel corso dei decenni la galleria ha attraversato momenti di grande vitalità alternati a fasi di declino, seguendo le vicende della città e i mutamenti delle abitudini commerciali. A rilanciarne l’immagine è stato un importante intervento di riqualificazione nei primi anni Duemila, concluso con la riapertura nel 2003. In quell’occasione, la galleria venne intitolata ad Alberto Sordi, indimenticabile attore romano e simbolo della romanità, scomparso proprio in quell’anno. Una scelta che ha voluto legare definitivamente il luogo a una delle figure più amate della cultura italiana.
Negli anni successivi, ulteriori lavori di restauro e valorizzazione hanno restituito alla Galleria Alberto Sordi il suo ruolo centrale nella vita del centro storico. Oggi ospita marchi internazionali, eventi culturali e iniziative pubbliche, mantenendo viva la sua funzione di spazio aperto e accessibile.
Tra memoria e contemporaneità, la Galleria Alberto Sordi continua a raccontare un pezzo di storia di Roma: quella di una città che cambia, ma che non rinuncia ai suoi luoghi simbolo, capaci di unire passato e presente sotto una stessa, luminosa volta di vetro.
