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La Diga Valle Mura di Carsoli, ecco la storia dell’opera per l’abbattimento del rischio idrogeologico

quando il territorio venne reso protagonista delle proprie scelte...

Editoriale del Direttore Daniele Imperiale – L’attenzione ieri è stata tutta rivolta alla Diga Valle Mura, le vasche di laminazione che hanno dato spettacolo per la prima volta. Il funzionamento del circuito è sembrato ottimale a parere dei tecnici. L’area amplissima di accumulo è diventata un gigantesco lago, e poi non appena il livello ha superato la barriera in cemento armato, l’acqua si è riversata sui terreni circostanti allagandoli come previsto progettualmente.

Una cascata d’acqua immensa che ha sorpreso i passanti: molti gli automobilisti che si sono fermati a guardare tanto da generare pericolo in tutta la zona. La diga è situata sulla Tiburtina Valeria nei pressi del bivio di Tufo. Tutti gli appezzamenti in cui si è riversata l’acqua  sono rimasti di proprietà degli intestatari, i quali però sono stati liquidati da una procedura di esproprio per pubblico interesse proprio perchè tali terreni in caso di strapieno devono “servire” a far disperdere l’acqua laminata.

Ma come si è arrivati ad avere questa diga? Quali sono state procedure e fatti che hanno originato questa opera di particolare importanza? Cercheremo di ripercorrere tutte quelle fasi conosciute negli anni 2008/2013 quando all’epoca lo scrivente era assessore alle Finanze al Comune di Carsoli…

“Si trattò di un finanziamento di quasi sei milioni di euro che con la sua attuazione ha cambiato sia le caratteristiche ambientali della zona (situata sulla Tiburtina nei pressi del bivio per Tufo di Carsoli), e messo in sicurezza l’abitato di Carsoli. Questo intervento venne adottato proprio per la conseguenza degli allarmanti report sul rischio idrogeologico particolarmente elevato delle nostre zone. E Carsoli ebbe a beneficiare di una parte dei 40 milioni di euro  che il Ministero dell’Ambiente ebbe ad assegnare alla Regione Abruzzo. Dieci i milioni di euro per Carsoli, una prima tranches per l’opera completata e poi era prevista una seconda tranches di pari importo per la zona fluviale “Cammarano” ossia nel tratto fluviale che costeggia tutta la zona commerciale industriale di Carsoli 2, zona anche questa soggetta ad un elevato grado di rischio idrogeologico.

Ma il completamento del finanziamento nel corso del tempo non è arrivato a buon fine, ed i fondi residuii probabilmente hanno preso altre strade.  La Diga in origine dunque doveva essere realizzata “senza alcun coinvolgimento del Comune di Carsoli“, e quindi gestita per il tramite di un Commissario Straordinario nominato dal Ministero attraverso la realizzazione in appalto presso altri enti come il Bacino Tevere, o il Consorzio di Bonifica. I soldi stanziati e pronti (quasi sei milioni di euro) non transitavano e ne’ sono mai transitati nel bilancio comunale.

Carsoli, in pratica avrebbe dovuto essere “spettatore” di un progettazione che riguardava il suo stesso territorio con conseguenze che possiamo ben immaginare.

Quale assessore alle Finanze ebbi modo di ritenere  che non sarebbe stato giusto nell’interesse dell’ente, accettare questa “imposizione dall’alto”  per l’impatto che avrebbe avuto sul territorio. E dunque questa spinta propulsiva venne recepita dall’allora assessore ai LLPP della Regione Abruzzo Angelo Di Paolo, con il quale si fece in modo e maniera tale da far nominare il Comune di Carsoli come “ente di avvalimento“. Ossia con la capacità formale di poter essere gestore della progettazione e di tutti gli aspetti correlati, intervenendo con la gestione diretta dei fondi rimasti nelle casse del Ministero poi trasferiti alla Regione Abruzzo con lo scioglimento delle strutture commissariali.

E quindi una volta diventato soggetto attuatore con decreto del Commissario Straordinario dott. Emilio Santori, il Comune di Carsoli da allora in poi ha avuto la sua voce in capitolo.  E quindi nel corso delle varie legislature che si sono susseguite da allora ad oggi, vi è stata la possibilità di rimodulare il progetto ab origine (eccessivamente impattante), ed adattarlo al territorio facendo in modo che nelle proposte progettuali venissero inserite obbligatoriamente delle migliorie da apportare sempre nel raggio dei contesti fluviali. Quello che l’amministrazione comunale  oggi sta realizzando su Piazza Marconi e quindi la costruzione del nuovo ponte pedonale,  è stato possibile  sia in ragione del rischio idrogeologico abbattuto dalla Diga (ricordiamo che il famoso Ponte che collegava via Prato La Terra con via degli Alpini venne improvvisamente abbattuto senza un minimo coinvolgimento del comune proprio per l’incidenza di rischio idrogeologico ed effetto barriera nel transito di piena che lo stesso avrebbe potuto comportare) sia con l’impiego di risorse già comprese nei finanziamenti originari di cui sopra.

Va anche ricordato però che durante le procedure di assegnazione dei lavori, il procedimento ha subito una serie di intoppi riguardanti proprio l’esame delle pratiche delle Ditte che ebbero a partecipare all’appalto, e sulla aggiudicazione dei lavori pertanto pendono tuttora dei ricorsi presentati da aziende interessate e che verranno dibattuti nelle opportune sedi.

Oltre al rischio idrogeologico, è stato poi possibile realizzare un percorso pedonale che oltre a valorizzare il territorio costituirà una opportunità per vivere il comprensorio zonale all’aria aperta ed in forma agonistica. Ovvio che tutto questo dovrà essere adeguatamente manutenuto nel tempo.

Tutta l’area che vediamo invasa prudenzialmente dalle acque potrà diventare anch’essa rigogliosa di vegetazione come accade per gli alvei fluviali del Rio Sant’Antonio (via dei Marsi) o del tratto di fiume nella zona commerciale che è diventato una vera e propria discarica abusiva da bonificare.

tratto del fiume “Cammarano” retro Centro Commerciale Carsoli il 21 dicembre 2019

L’intervento di Valle Mura dunque rappresenta una delle opere più importanti del territorio. La denominazione dell’intervento originaria era per l’appunto: Costruzione di una diga nel fiume Rio Valle Mura e vasche di laminazione, che però venne poi sostituito in corso d’opera con “Interventi di mitigazione del rischio idrogeologico per la messa in sicurezza dell’abitato di Carsoli“. Questo proprio perchè bisognava non tanto agire sul “cemento” ma bensì su una progettualità che abbattesse il più possibile il rischio idrogeologico.

Ed ecco  la cronologia storica dei fatti estratta da una relazione risalente all’epoca istruttoria: 

  • 11.2008

LA REGIONE ABRUZZO AVVIA LA PROCEDURA APERTA PER L’AFFIDAMENTO DI INCARICO DI PROGETTAZIONE  RELATIVO ALLA REDAZIONE DELLO STUDIO DI FATTIBILITA’ TECNICO-ECONOMICA PER LA DIFESA DELLE INDONDAZIONI DELL’ABITATO DI CARSOLI

(ING. EMIDIO PRIMAVERA DIRIGENTE GENIO CIVILE PESCARA)

  • Vengono utilizzati fondi pari ad euro 77.000ca. stanziati dall’Autorita’ Bacino Tevere in riferimento alla legge 183/89 recante “Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo”
  • 02.2009

LA REGIONE ABRUZZO AFFIDA PROVVISORIAMENTE CON GARA D’APPALTO LO STUDIO DI FATTIBILITA’ DI CHE TRATTASI ALLA DITTA BETA STUDIO DI PONTE S.NICOLO’(PD)

  • 03.2009

LA REGIONE AFFIDA DEFINITIVAMENTE ALLA SOC. DI CHE TRATTASI L’INCARICO DI REDAZIONE DELLO STUDIO DI FATTIBILITA’ CON DETERMINA DIRIGENZIALE N. DC1610

  • La Beta Studio s.r.l. è una societa’ di ingegneria fondata nel 1977 che fornisce consulenza e servizi tecnici nell’ambito delle discipline inerenti alla tutela, pianificazione e gestione delle risorse idriche e naturali. Si occupa di Pianificazione e gestione delle risorse idriche, gestione integrata dei bacini idrografici sviluppo sostenibile dell’ambiente
  • 07.2010

VIENE PRESENTATO LO STUDIO DI FATTIBILITA’ DAL SINDACO MAZZETTI  PRESSO LA SALA CONSILIARE DEL COMUNE DI CARSOLI. RELATORI L’ARCH. ZIANTONI ED I TECNICI DELLA SOC. BETA

  • l’evento viene pubblicizzato sia a mezzo stampa e sia a mezzo manifesti pubblici, e vi intervengono amministratori e cittadini
  • 09.2010 e 14.09.2010

La REGIONE Abruzzo presenta al Ministero dell’Ambiente una proposta di programmazione Generale per l’attuazione di determinati interventi nei quali viene indicato e compreso anche il Comune di Carsoli

  • 11.2010

Viene stipulato l’accordo di PROGRAMMA tra il Ministero dell’Ambiente e la Regione Abruzzo finalizzato al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico.

  • Il Governo stanzia pertanto la somma di 40 milioni di euro per l’intero Abruzzo
  • Gennaio 2011

Il Ministero dell’Ambiente  nomina un Commissario ad acta al quale viene affidata la attuazione dell’accordo di programma

>viene quindi nominato il dottor G.M. , il quale però viene destituito per intervenuto arresto dopo 4 giorni dalla nomina

  • Maggio 2011

Il Ministero nomina un nuovo commissario nella persona del  dr. Emilio Santori

  • Ai sensi di quanto disposto dalla legge, il succitato Commissario Straordinario, mantiene il portafoglio a sé come struttura e come organo monocratico all’uopo designato, mentre per la realizzazione delle opere di risanamento idrogeologico per l’Abruzzo, può:
  • Gestire direttamente le opere (progettazione ex novo, localizzazione delle aree, realizzazione dei lavori)
  • Affidare con ordinanza di avvalimento, di una pubblica amministrazione per la gestione delle opere di cui sopra
  • Nel caso di Carsoli, può quindi scegliere, sentito il parere dell’Assessorato Regionale; tra Regione Abruzzo stesso ,Ente dove ricade l’intervento, Consorzio di Bonifica

 

  • 12.2011 Scelta dell’Avvalimento

Il Commissario Straordinario su istanza dell’Assessorato Regionale  ai LL PP Angelo Di Paolo che aveva a sua volta raccolto l’esigenza rappresentata dall’ Assessore alle Finanze e recepita dalla intera giunta comunale – sceglie di avvalersi del Comune di Carsoli, per la progettazione ex novo e la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza per il fiume Turano tratto Rio Valle Mura

CON QUESTA SCELTA INDIRIZZATA AD AFFIDARE ALL’ENTE COMUNE DI CARSOLI LA FASE DI PROGETTAZIONE EX NOVO DEGLI INTERVENTI, SI E’  RESO PROTAGONISTA IL TERRITORIO PER LE SCELTE SUL MEDESIMO TERRITORIO.

L’AFFIDAMENTO AD ALTRO ENTE NON AVREBBE CONSENTITO AL COMUNE DI CARSOLI DI PROGETTARE E GESTIRE L’OPERA SECONDO I PROPRI INTENDIMENTI ADATTATI AL PROPRIO TERRITORIO

  • 01.2012

 La Giunta Comunale a guida del Sindaco Mario Mazzetti, approva lo schema di convenzione inviato dal Ministero dell’Ambiente per “prendere in carico” le fasi di progettazione dove viene indicata “realizzazione di una vasca di espansione sul torrente Valle Mura e difese spondali”

Detta denominazione è riferita allo studio di fattibilita’ a suo tempo presentato nonché alla disponibilita’ finanziaria indicata in 5 milioni di euro

  • Lo schema verra’ poi sottoscritto dalle parti Ministero Ambiente, Comune di Carsoli e Regione Abruzzo.

Il Commissario,  in conseguenza della firma della convenzione, conferisce al Comune di Carsoli l’atto di avvalimento per la  progettazione e gestione dell’opera. Tale conferimento venne recepito nel corso di una specifica riunione alla presenza del segretario Comunale dott. Mariano Cocchiarella, del Sindaco Mazzetti, del Vice Sindaco ed assessore ai LLPP Italo Ottaviani, e dello scrivente allora Assessore alle finanze.

Il responsabile del procedimento subì una variazione rispetto a quanto in origine, e dall’Architetto Roberto Ziantoni (allora responsabile Urbanistica) venne incaricato l’ing. Quinto D’Andrea in quanto responsabile del servizio tecnico.

Da allora in poi, molte sono state le modifiche, le rivisitazioni e le vicissitudini burocratiche legate a questa opera, delle quali vi è traccia sicuramente negli atti pubblici che sono a corredo delle pratiche in esame. Rivisitazioni progettuali  furono infatti stabilite anche nel corso della legislatura a guida dell’ex sindaco Domenico D’Antonio con specifica attenzione alle migliorie da apportare nel centro abitato di Carsoli. Gli atti conclusivi della intera procedura vennero approvati in zona cesarini in un consiglio comunale della fine di dicembre 2014. Dopo qualche giorno a causa delle dimissioni ultra dimidium dei consiglieri comunali in carica, venne avviata la procedura di scioglimento del consiglio comunale con conseguente nomina del Commissario Prefettizio dott.ssa Ilaria Tortelli.  La stessa proseguì negli intendimenti pianificati dall’amministrazione D’Antonio in quanto venne inserita anche la tombatura del fiume Turano nel tratto compreso tra via Mameli e via Turano stessa.  Poi però tale ipotesi progettuale così come altre, sono venute meno  ed è stato dato  spazio ad un più contenuto slargo angolare deciso poi dall’amministrazione a guida del sindaco Velia Nazzarro e che dovrà essere realizzato a breve al termine dei lavori di piazza Marconi. Va ricordato che durante i lavori è stata anche scoperta una antica necropoli, motivo per cui l’attuale amministrazione ha anche intrapreso accordi con l’Università di Tor Vergata, e la presentazione pubblica con i report di tali ritrovamenti è stata presentata ufficialmente il 31 agosto 2019″.

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