Tagliacozzo. Doppia celebrazione stasera nel Chiostro di San Francesco, ore 21.15: il 150° anniversario della morte di Georges Bizet, e Carmen, che pure compie 150 anni, e che vedremo in forma di Balletto, con la compagnia del Varna State Opera Ballet, è un essere in fuga, è l’espressione compiuta e dolente dei sentimenti, delle passioni, delle lacerazioni, del disagio di vivere che agitano l’animo umano e che fanno di Carmen un mito tanto moderno, tanto vicino. Si inizierà anche con la rassegna dedicata alla presentazione dei libri, sabato 2, alle ore 18, nel Cortile d’Arme del Palazzo ducale con la presentazione del libro “Roma criminale” del giornalista Giuseppe Scarpa e a seguire un altro libro “Scellerate – storie di donne e scintille nei paesaggi d’Abruzzo” di Antonella Finucci.
Carmen è una donna dallo spirito libero e coraggiosa che segue inesorabilmente il suo destino. Il triangolo amoroso tra lei, Escamillo e Don José si risolve nel peggiore dei modi: la morte.
La Carmen è stata rappresentata in diverse versioni nell’ambito coreutico di cui la più celebre è l’interpretazione di Roland Petit del 1949. Un’opera in cui il tarlo della gelosia e il tradimento sono i veri protagonisti, lasciando in disparte il delicato sentimento dell’amore. Così la passione diventa desiderio, il desiderio gelosia e quest’ultima il pugnale che mette fine ad una vita. E in un attimo la storia di Carmen sembra subito una notizia di cronaca nera del XXI secolo ascoltata distrattamente alla tv. Marius Petipa aveva già realizzato una Carmen et son toréro rappresentata a Madrid nel 1845.
Ma la versione più conosciuta e passata alla storia della danza è quella di Roland Petit. Il coreografo creò una sua versione coreografica di Carmen per la compagnia Les Ballets de Paris. Il balletto debuttò il 21 febbraio 1949 al Prince’s Theatre di Londra con costumi e scene realizzate dal pittore Antoni Clavé. Le musiche di Georges Bizet vennero arrangiate e orchestrate da Tommy Desserre. Una sensuale Zizi Jeanmaire (poi moglie di Petit) interpretava Carmen, mentre Roland Petit e Serge Perrault erano rispettivamente Don Josè ed Escamillo. Nel balletto le vicende si susseguivano in cinque quadri che andavano dalla conquista di Don Josè da parte di Carmen alla gelosia dello stesso per il torero, fino alla morte di Carmen che avviene durante un duello tra i due uomini.
La scena della camera da letto, quando nel terzo quadro Don José e Carmen diventano amanti, è la più famosa: viene affrontato il tema dell’erotismo in maniera molto ardita per l’epoca, tanto che le prime esibizioni furono ritenute scandalose. Inoltre, è interessante notare il taglio di capelli alla garçonne di questa Carmen, una figura fortemente androgina in corpetto e gonnellino cortissimo (di Angela Ruscitti).
Nel tempo lo scandalo si affievolì e il balletto ottenne un grande successo e diverse rivisitazioni.
L’Opera di Varna (in bulgaro: Варненската опера) è un teatro dell’opera a Varna, in Bulgaria. Fa parte della Società Filarmonica e dell’Opera di Varna, fondata dalla fusione del Teatro dell’Opera e della Società Filarmonica nel 1999. Il teatro stesso è stato inaugurato originariamente nel 1947.
La compagnia di balletto, che conta oltre 150 elementi, è tra le più imponenti e prestigiose d’Europa ed è continuamente invitata nei Teatri e nei Festival più celebri del mondo.
“Siamo davvero onorati, dice Jacopo Sipari, direttore del Festival, di avere il privilegio di avere ancora ospite questa prestigiosa compagnia che già lo scorso anno ci ha fatto sognare con il Lago dei Cigni. Continua dunque il progetto di proporre al pubblico della rassegna i grandi balletti classici che ricevono sempre immenso plauso e considerazione dal nostro pubblico”.
Il 3 agosto, alle ore 18, verrà vissuto il vernissage di Contemporanea 25 nella splendida cornice del Cortile d’arme del Palazzo Ducale alle ore 19, a cura di Emanuele Moretti e Cesare Biasini Selvaggi con opere di Concetta Baldassarre e Annu Palakunnathu Matthew. A seguire, il Balletto dell’Opera di Varna presenterà un’altra gemma del repertorio ballettistico, sempre nel chiostro di San Francesco alle ore 21,15, Cinderella di Sergej Prokofiev, una grande ricchezza di spunti lirici e amorosi, cui si accompagnano una garbata ironia, colorata talvolta di inflessioni genuinamente umoristiche, un’orchestrazione brillante, godibilità melodica e una grande vivacità ritmica.