La bussola è uno degli strumenti più antichi e rivoluzionari della storia, grazie al quale esploratori e viaggiatori hanno potuto orientarsi per secoli. Il suo funzionamento si basa sul campo magnetico terrestre: il nostro pianeta si comporta come un enorme magnete con due poli principali, Nord e Sud magnetico. L’ago della bussola, essendo una barretta magnetizzata sospesa su un perno quasi privo di attrito, si allinea naturalmente a queste linee di forza e indica così la direzione nord-sud.
È importante sapere però che il Nord magnetico non coincide perfettamente con il Nord geografico, quello delle mappe: la differenza, chiamata declinazione magnetica, varia in base al punto in cui ci si trova e deve essere corretta per una navigazione precisa.
Nel corso del tempo sono stati sviluppati diversi tipi di bussola: la magnetica classica, quella a liquido che stabilizza l’ago, la bussola da rilevamento usata da escursionisti e militari e la bussola giroscopica, impiegata su navi e aerei, che non dipende dal campo magnetico terrestre ma dal principio di inerzia dei giroscopi. Inventata in Cina tra l’XI e il XII secolo, la bussola arrivò in Europa nel Medioevo e cambiò radicalmente la navigazione marittima, rendendo possibili viaggi epocali come quelli di Colombo e Magellano. Ancora oggi, nonostante il GPS e le moderne tecnologie di orientamento, rimane uno strumento insostituibile: affidabile, semplice, non richiede batterie e funziona ovunque sulla Terra.