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Israele, ratificato nella notte il piano di pace Trump

ROMA – Dopo mesi di guerra, promesse mancate e diplomazia a singhiozzo, il governo israeliano ha infine approvato l’accordo per la prima fase del piano di pace a Gaza. La firma è arrivata nella notte tra mercoledì e giovedì, lo ha annunciato lo stesso Benjamin Netanyahu. Hamas, dal canto suo, ha fatto sapere tramite il capo negoziatore Khalil al-Hayya che gli Stati Uniti avrebbero offerto “sufficienti garanzie” sulla fine del conflitto a tempo indeterminato.

Il cessate il fuoco dovrebbe scattare entro 24 ore dalla riunione del governo israeliano – quindi teoricamente entro la notte di venerdì – e prevede un parziale ritiro delle truppe israeliane. Tel Aviv, che oggi controlla oltre l’80% della Striscia, dovrebbe ridurre la presenza al 53%. Una ritirata simbolica più che strategica, con l’esercito comunque a presidiare i punti chiave.

Sul fronte umanitario, l’accordo prevede la liberazione di circa 20 ostaggi israeliani ancora vivi e la restituzione dei corpi di 28 persone uccise. Niente cerimonie pubbliche stavolta: Hamas dovrebbe consegnarli direttamente alla Croce Rossa, dopo le polemiche per i rilasci-spettacolo di gennaio. In cambio, Israele libererà 250 ergastolani palestinesi e 1.700 detenuti arrestati dopo il 7 ottobre 2023, compresi donne e bambini. Resta fuori dalla lista Marwan Barghouti – leader storico e potenziale riunificatore della politica palestinese.

Donald Trump, che del piano di pace si è autoproclamato architetto, ha annunciato una cerimonia “ufficiale” del cessate il fuoco in Egitto, forse domenica. Magari con tappa anche in Israele. (www.dire.it – Agenzia Dire)