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Ingombranti e inciviltà: Subiaco non è una discarica, il comune: “ora basta.”

SUBIACO – Nel cuore di Subiaco, nei giardini dell’ex Dazio, si è consumata l’ennesima scena di ordinaria inciviltà: un abbandono di rifiuti ingombranti che trasforma spazi pubblici in discariche improvvisate, ferendo il paesaggio urbano e il senso di comunità. A riportarlo è il Comune, che – a seguito delle segnalazioni dei cittadini – è dovuto intervenire d’urgenza per ripulire l’area e restituirla al suo normale decoro.

Un intervento tempestivo, certo. Ma è davvero questo il futuro che vogliamo per i nostri spazi comuni? Che ogni panchina, giardino o parcheggio possa diventare bersaglio dell’incuria di pochi irresponsabili?

La Polizia Locale ha avviato accertamenti per individuare i responsabili dell’abbandono illecito, e le sanzioni – giustamente – saranno severe. Ma il vero nodo della questione è culturale. Perché continuare a parlare di “senso civico” come se fosse un optional?

L’abbandono di rifiuti ingombranti non è solo un gesto maleducato: è un atto che pesa sull’intera collettività, in termini economici, ambientali e sociali. Significa sottrarre risorse pubbliche che potrebbero essere investite in manutenzione, servizi, iniziative utili alla città. Significa creare degrado, insicurezza, sfiducia.

Il Comune ricorda che i controlli sul territorio sono stati intensificati, ma nessuna pattuglia potrà mai sostituire la responsabilità individuale. Il rispetto dell’ambiente non è uno slogan verde da condividere una volta l’anno: è un dovere quotidiano.

Se davvero vogliamo una Subiaco più pulita, vivibile e rispettata, occorre un cambio di rotta. Un cambio che parte dai cittadini, da ognuno di noi. Perché uno spazio pubblico abbandonato è un fallimento collettivo. E un rifiuto gettato a terra non parla dei suoi proprietari, ma della comunità che lo tollera.

È ora di dirlo chiaramente: Subiaco non è una discarica. E non lo sarà mai, se a difenderla saremo tutti.