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Influenza stagionale in forte crescita: Abruzzo sopra la media nazionale, atteso il picco a Natale

L’influenza stagionale torna a farsi sentire con forza e lo fa in modo particolarmente aggressivo. In queste settimane il virus sta colpendo duramente le vie respiratorie, con sintomi intensi e prolungati che stanno mettendo a letto migliaia di persone in tutta Italia. Ma è l’Abruzzo a registrare i numeri più alti, posizionandosi in testa alle medie nazionali per incidenza dei casi.

Secondo i dati più recenti, dodici persone ogni mille risultano attualmente costrette a casa a causa dell’influenza. Un valore superiore alla media italiana e che conferma una circolazione virale particolarmente virulenta sul territorio regionale.

I sintomi segnalati sono quelli tipici dell’influenza, ma con una maggiore intensità rispetto agli anni passati: febbre alta, che in molti casi può durare anche fino a sette giorni consecutivi, forte senso di spossatezza, dolori muscolari e articolari, tosse persistente e congestione delle vie respiratorie. In diversi pazienti, inoltre, si registrano sintomi concomitanti di tipo gastroenterico, come nausea, disturbi intestinali e malessere diffuso, che complicano ulteriormente il decorso della malattia.

Medici e operatori sanitari parlano di un’azione virale particolarmente incisiva, capace di debilitare anche persone giovani e senza patologie pregresse. Le fasce più fragili – anziani, bambini e soggetti con difese immunitarie ridotte – restano comunque le più esposte alle complicanze.

La situazione potrebbe peggiorare ulteriormente nelle prossime settimane, soprattutto con l’avvicinarsi delle festività natalizie, periodo tradizionalmente caratterizzato da un aumento dei contatti sociali, viaggi e occasioni di aggregazione. Gli esperti indicano proprio i giorni a cavallo tra Natale e Capodanno come il momento in cui potrebbe registrarsi il picco massimo dei contagi.

L’aumento dei casi sta già avendo ripercussioni su ambulatori e pronto soccorso, mentre cresce l’attenzione delle autorità sanitarie sul monitoraggio dell’andamento epidemico. L’invito resta quello di non sottovalutare i sintomi, evitare contatti ravvicinati in presenza di febbre e adottare comportamenti responsabili per limitare la diffusione del virus.

Un inverno che, almeno sul fronte influenzale, si preannuncia impegnativo, con l’Abruzzo osservato speciale in un quadro nazionale già segnato da un’ampia circolazione del virus.