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Incidenti stradali: facciamo il punto sulle cause più comuni nelle grandi città

Gli incidenti stradali nei centri urbani italiani rappresentano una delle criticità più rilevanti per la sicurezza quotidiana.

In particolare, secondo una recente classifica basata sull’indice di pericolosità stradale (il rapporto tra numero di incidenti e popolazione residente), Roma risulta la città più pericolosa con un valore medio di 450,30, seguita da Milano (323,73) e Genova (197,74).

Si tratta di numeri che conferma come, nelle grandi città, tra traffico intenso, distrazioni e maggiore presenza di motocicli, biciclette e monopattini, ogni spostamento può trasformarsi in una situazione a rischio. Conoscere le cause più comuni degli incidenti urbani è essenziale per migliorare la sicurezza e ridurre la frequenza di questi episodi.

Le cause più frequenti degli incidenti in città

Le distrazioni alla guida rappresentano una delle principali cause di incidenti stradali nelle aree urbane.

L’uso dello smartphone, in particolare, ha assunto proporzioni preoccupanti: inviare messaggi, consultare mappe o interagire con i social network sono azioni che distolgono l’attenzione dalla strada anche solo per pochi secondi, ma sufficienti a generare situazioni rischiose. In ambito cittadino, dove le condizioni cambiano rapidamente e gli spazi di manovra sono spesso ridotti, la distrazione può tradursi in impatti con gravi conseguenze.

Accanto alla distrazione, altre condotte scorrette contribuiscono in modo significativo all’incidentalità urbana. Il mancato rispetto della precedenza — in particolare agli incroci o in prossimità delle rotatorie — e la velocità eccessiva, anche su tratti brevi, sono comportamenti ricorrenti che compromettono la sicurezza. Spesso si tratta di sottovalutazioni dettate dalla fretta o dall’abitudine, ma che riducono drasticamente la capacità di reagire agli imprevisti.

Proprio queste tre condotte, secondo gli ultimi dati diffusi da ACI-ISTAT rappresentano da sole il 37,8% delle cause accertate di incidente, pari a 85.339 casi.

Va inoltre considerato che la percezione, ancora diffusa, secondo cui sia possibile gestire più attività contemporaneamente alla guida, alimenta il problema. Anche le distrazioni di breve durata, come la regolazione del climatizzatore, l’interazione con i sistemi multimediali o le conversazioni con i passeggeri, possono alterare la concentrazione e ostacolare una corretta valutazione delle condizioni del traffico.

Una nuova sfida della mobilità: i monopattini elettrici

La diffusione e l’uso sempre più frequente dei monopattini elettrici nelle aree urbane introducono una sfida nuova e concreta per la sicurezza della mobilità cittadina.

Le criticità principali emergono quando un utente di monopattino si trova a condividere lo spazio con automobili, autobus, biciclette o pedoni, in scenari in cui la densità del traffico è elevata e i margini di errore sono minimi. Aumenta così il rischio che piccoli sbagli — una manovra troppo rapida, una curva affrontata senza sufficiente visibilità, oppure una invadente presenza di mezzi pesanti che riducono lo spazio — possano diventare incidenti veri e propri.

Fondamentale risulta la carenza di infrastrutture pensate specificamente per questi mezzi: corsie riservate poco visibili, segnaletica non sempre adeguata, attraversamenti poco protetti o piste ciclabili che finiscono improvvisamente.

A questa situazione strutturale si aggiunge un fattore comportamentale: molti utilizzatori di monopattini elettrici provengono da una modalità di guida informale, spesso con esperienza limitata e assenza di formazione specifica. Le regole, le interazioni con altri veicoli, la segnaletica o le condizioni della strada diventano elementi critici, e la scarsa familiarità con queste variabili moltiplica la probabilità di sinistro.

Cosa fare in caso di incidente stradale

In caso di incidente stradale, anche in ambito urbano la gestione corretta della situazione è fondamentale per garantire la sicurezza di tutti e facilitare le procedure successive.

Il primo passo è accertarsi della presenza di eventuali feriti: se ci sono persone coinvolte, è obbligatorio allertare i soccorsi tramite il 112. In assenza di lesioni e qualora i veicoli siano in condizione di muoversi, è opportuno spostarli dalla carreggiata per evitare di ostacolare la circolazione e ridurre il rischio di ulteriori incidenti.

In questa fase, mantenere la calma e collaborare con gli altri guidatori coinvolti è essenziale per gestire la situazione con lucidità. È consigliabile documentare l’accaduto raccogliendo elementi utili come fotografie dei danni, posizione dei veicoli, condizioni del fondo stradale e testimonianze di eventuali passanti.

Quando non ci sono disaccordi sulla dinamica e le parti sono entrambe presenti e identificate, è possibile compilare il modulo di constatazione amichevole d’incidente (CAI). Si tratta di un documento riconosciuto dalle compagnie assicurative che consente di descrivere in modo dettagliato le circostanze del sinistro, facilitando così la definizione delle responsabilità e accelerando le tempistiche per l’eventuale risarcimento.

La sua corretta compilazione — con firma di entrambi i conducenti e indicazioni precise — può evitare contestazioni future. Per scoprire come procedere senza errori, vi consigliamo la lettura della guida stilata dagli esperti di Facile.it, disponibile alla pagina https://www.facile.it/assicurazioni/guida/la-constatazione-amichevole-come-compilarla.html del sito web ufficiale.

Tuttavia, non sempre la constatazione è sufficiente. In presenza di feriti, disaccordi tra le parti, veicoli non identificati, sospetti di guida in stato di ebbrezza o mancanza di copertura assicurativa, è obbligatorio contattare le forze dell’ordine per redigere un verbale. In questi casi, sarà l’autorità a raccogliere le informazioni necessarie per determinare la dinamica dell’incidente.

Una responsabilità collettiva

La sicurezza stradale nei centri urbani è una responsabilità collettiva che richiede l’impegno di tutti gli attori coinvolti: automobilisti, istituzioni, progettisti urbani e cittadini.

La complessità del contesto urbano, con la sua densità di traffico e la coesistenza di diverse forme di mobilità, impone un approccio integrato e multidisciplinare alla prevenzione degli incidenti.

La consapevolezza del rischio e l’adozione di comportamenti responsabili sono elementi chiave per ridurre la frequenza e la gravità dei sinistri. In questo scenario, la gestione post-incidente, dalla documentazione alla compilazione della constatazione amichevole, rappresenta un aspetto altrettanto fondamentale per tutelare i diritti delle persone coinvolte e garantire un risarcimento equo e tempestivo.

Investire in educazione stradale, infrastrutture adeguate e tecnologie innovative è la strada da percorrere per costruire città più sicure e sostenibili. Solo attraverso una visione condivisa e un impegno concreto sarà possibile ridurre l’incidenza degli incidenti urbani e migliorare la qualità della vita nelle nostre città.