ROMA – Il Lazio si conferma cuore pulsante dell’industria aerospaziale europea. Dopo meno di tre anni dalla posa della prima pietra, è stata inaugurata oggi a Roma, nel cuore del Tecnopolo Tiburtino, la nuova Space Smart Factory di Thales Alenia Space Italia, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il progetto, tra i più ambiziosi nel panorama spaziale europeo, nasce nell’ambito dell’iniziativa Space Factory 4.0, finanziata per il 49% dall’Agenzia Spaziale Italiana con fondi del PNRR e per il restante 51% da investitori privati. L’obiettivo è chiaro: rivoluzionare la produzione dei satelliti di nuova generazione, attraverso una rete di fabbriche interconnesse in grado di garantire rapidità, efficienza e innovazione.
Una fabbrica che proietta il Lazio nello spazio
Con una superficie di 21mila metri quadrati, di cui 5mila dedicati a camere pulite riconfigurabili in base alle esigenze produttive, la nuova struttura rappresenta uno dei poli industriali più avanzati e innovativi d’Europa. Il piano industriale prevede una capacità produttiva di circa 100 satelliti l’anno – più di due a settimana – rendendo Roma uno dei centri di riferimento continentali per la realizzazione di tecnologie spaziali all’avanguardia.
Innovazione, impresa e territorio: un modello “Made in Lazio”
La Space Smart Factory non è solo un traguardo tecnologico, ma anche un volano per l’economia e l’occupazione regionale. L’investimento rafforza infatti il ruolo strategico del Lazio nel comparto aerospaziale e conferma la vocazione della Capitale come punto di incontro tra ricerca, industria e istituzioni.
«Una visione che si è trasformata in un’idea, che oggi è diventata realtà» – è il messaggio condiviso durante l’inaugurazione – a testimonianza di come la sinergia tra pubblico e privato possa portare risultati concreti e guardare con decisione alle sfide future.
