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Il Tribunale sospende la riesumazione della salma del musicista Alberto Bonanni

Roviano 002Roviano. Il gip del Tribunale di Roma ha sospeso la riesumazione della salma di Alberto Bonanni, il musicista di 29 anni pestato la notte del 26 giugno 2011 nel rione Monti e deceduto per insufficienza respiratoria dopo tre anni trascorsi in coma vegetativo. Il processo d’appello si era concluso ad aprile 2014 con la condanna a 13 anni e mezzo per tentato omicidio per Massimiliano Di Perna (conosciuto nel rione come “il pittore”) e Brian Gaetano Bottigliero. Era stato invece assolto, con formula dubitativa, il terzo imputato, Gianluca Biscossi. I genitori di Alberto, dopo la brutale aggressione, hanno scoperto che il ragazzo era affetto da un tumore cerebrale. Dopo la sua scomparsa , il 6 dicembre la Procura ha riaperto le indagini nei confronti degli autori del pestaggio per omicidio volontario. Per stabilire se c’è un nesso tra la morte e il pestaggio, l’avv. Giulia Bongiorno, legale di Bottigliero, ha chiesto che venisse eseguita l’autopsia in incidente probatorio. Ieri, però, nel giorno della riesumazione la salma, è arrivato il provvedimento del giudice che ha sospeso tutto, fissando una nuova udienza in cui decidere se procedere o meno con le operazioni. C’era già stato un rinvio lo scorso 4 marzo, dopo che i familiari, gli amici e i concittadini di Alberto si erano radunati nel cimitero di Roviano, davanti alla lapide del giovane musicista, per impedirne la riesumazione. (v.d.)