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Il Tiber Basket di Roma alle finali nazionali, un traguardo incredibile

Roma – Grandi soddisfazioni per US Tiber Basket di Roma che diventa un fiore all’occhiello per lo sport capitolino. La stessa organizzazione ha pubblicato la seguente intervista al suo Mister Coach Andrea Antonelli:
D. Coach è il secondo anno consecutivo che porta i suoi ragazzi alle finali nazionali, un traguardo incredibile, cosa si prova?
R. Sicuramente è una bellissima soddisfazione quella di arrivare per il secondo anno consecutivo alle finali nazionali. Quest’anno ci arriviamo con una consapevolezza diversa perché eravamo partiti con l’obiettivo di provarci e di competere per riuscire a centrare l’obiettivo. Abbiamo iniziato il campionato con due sconfitte, una contro Pistoia, l’altra contro Livorno. Due sconfitte che avevano dato a qualcuno la sensazione che quest’anno non potessimo competere per arrivare alle Finali Nazionali. Al contrario, noi come squadra, staff compreso, avevamo la sensazione di aver perso comunque due partite in trasferta e nel particolare in quella di Pistoia, siamo arrivati al campo praticamente due minuti prima dalla palla a due perdendo con uno scarto minimo. Una grande spinta è arrivata sicuramente dal nostro presidente Massimo Cilli: Massimo è un po’ croce e delizia, nel senso buono del termine, è un grande motivatore e sa dove andare a toccare i nervi scoperti. Ci ha “stuzzicato” a sfidarlo tant’è che dopo quelle due partite gli dissi: “ti faremo il dispetto di andare anche quest’anno alle finali nazionali”. Abbiamo rispettato quella promessa provando una soddisfazione incredibile.”
D.È stata una stagione lunga, tante trasferte toscane e avete avuto tante assenze a rotazione tra cui Piazza, Gentile, Capasso e Della Corte per citarne alcune. Vi siete comunque classificati come prima squadra del Lazio. Un grande vanto di cui andarne orgogliosi…
r. “Le trasferte sono state pesanti con andata e ritorno nello stesso giorno, ma devo dire che questo gruppo è stato granitico e concentrato: tutti, dal primo all’ultimo, hanno lavorato per un unico obiettivo. Abbiamo superato delle grandi difficoltà che si sono poste durante il campionato: Simone Gentile ha avuto due settimane di febbre saltando due partite dove comunque i ragazzi hanno risposto presente. A Siena ha giocato per svariati minuti Carlo Piazza, classe 2008, tenendo benissimo il campo. In generale hanno dato tutti il massimo, quando abbiamo subito le assenze importanti di Capasso, Kavosh, Della Corte e Nicolò Piazza ci saremmo potuti trovare in situazioni complicate ma devo dire la verità: guardando negli occhi i ragazzi e allenandoli durante la settimana ero sereno, sapevo che comunque avremmo trovato il modo di uscirne bene. La soddisfazione inoltre è doppia perché arrivare prima di altre squadre romane per noi vuol dire aver cominciato a lavorare dallo scorso anno nel modo migliore. I ragazzi hanno svolto un’intensa parte di preparazione fisica con il nostro preparatore Marco Goiorani, poi sono impegnati tutta la settimana con me, con Marco Cilli e con Livio Odorisio, a tal proposito vorrei inoltre ringraziare il mio insostituibile “braccio destro” Nicola Vitale per il suo incredibile supporto durante tutta la stagione.
d. Coach, porta alle Finali Nazionali un gruppo che sta crescendo insieme da più anni, quasi lo stesso dello scorso anno. Sente che i ragazzi sono maturati ad un anno di distanza?
r. “I ragazzi sono molto maturati e lo hanno dimostrato sul campo disputando delle partite importanti come quella contro il Basket Roma dove la posta in palio era altissima, senza poi dimenticare la trasferta sul parquet di Pino Firenze che abbiamo disputato senza Nicolò Piazza. Siamo andati a Siena senza Simone Gentile, insomma ci siamo trovati in quelle condizioni dove perdere una partita significava uscire e i ragazzi hanno risposto veramente bene. Sotto questo punto di vista abbiamo fatto tanta esperienza, imparando sia dalle squadre che abbiamo incontrato nella stagione regolare sia durante la finale nazionale dello scorso anno.”
d. Cosa vuole dire a tutti i tifosi tiberini che leggeranno le sue parole?
r. “La cosa che mi rende sempre più orgoglioso è la partecipazione di tutto il settore giovanile nel seguire la nostra Under 19. Ci hanno sostenuti durante tutte le partite casalinghe con un tifo appassionato. Che dire poi della partecipazione che c’è stata nell’importantissima partita contro il Basket Roma. Grazie di cuore.”