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Il problema dei braccianti del Fucino: si rischia di riprendere a stagione conclusa

Avezzano – I braccianti del Fucino non arrivano e gli agricoltori cominciano ad andare in affanno. E’ destinato a protrarsi per tutta l’estate il problema legato all’assenza dei braccianti del Fucino. La maggior parte dei contadini impegnati nelle colture, infatti, provengono da paesi come Marocco e Macedonia e a causa del blocco delle frontiere dovuto al coronavirus non sono potuti tornare nella Marsica e riprendere il lavoro interrotto a fine stagione 2019.

Da marzo si è iniziata a notare l’assenza e subito associazioni di categoria e grandi aziende hanno chiesto supporto a giovani del posto che però hanno risposto in pochi. A oggi mancano oltre 3mila dei 5mila braccianti che normalmente sono impegnati nel Fucino e la situazione non cambierà il prossimo mese. Gli appelli delle associazioni di categoria e delle singole aziende non hanno prodotto i frutti sperati e pochissimi locali hanno risposto.

“Dal 20 maggio i braccianti provenienti da Marocco o Macedonia potrebbero tornare in Italia ma sarà molto difficile farlo”, ha precisato Dino Iacutone, agricoltore, ex presidente del consorzio di bonifica e membro di Confagricoltura, “ci sono pochissimi voli e i collegamenti via mare sono lunghi e spesso molto difficili. Credo che il problema si protrarrà non solo a maggio ma anche nei mesi futuri e si rischierà di vedere arrivare molti di questi braccianti magari ad agosto quando, viste le temperature della nostra zona, la stagione sarà praticamente conclusa”