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Il Presidente della Repubblica alla casa dello studente dell’Aquila: “la cultura farmaco contro l’intolleranza”

mattarella all'aquilaL’Aquila. La nostra salvezza è nei valori culturali. “Combattere con la cultura, che è farmaco certo contro l’oscurantismo e l’intolleranza”. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento durante l’apertura dell’Anno Accademico dell’Università dell’Aquila.
“Sono convinto – continua Mattarella – che i veri protagonisti dell’Università siano i rettori, i professori e gli studenti”. Il presidente parla di oscurantismo, ignoranza e fondamentalismo che “non solo in Europa ma soprattutto nei paesi dove nasce, crea difficoltà alla serenità della convivenza”.
E’ compito dell’Università “il rilancio dell’ importanza dei valori culturali di una società”.
Innalzate tutte le misure di sicurezza per la visita del Presidente Mattarella all’Aquila dopo gli attentati di Parigi e la minaccia dell’Isis comparsa proprio ieri sul sito della Regione Abruzzo.

E’ una città blindata quella che accoglie il capo dello stato per la prima volta. La prima tappa della visita aquilana di Sergio Mattarella è la Casa dello Studente in via XX Settembre, dove alle 10.30 il Presidente deporrà una corona di fiori in onore delle vittime del sisma del 2009. Ad accogliere il Capo dello Stato il Governatore D’Alfonso, il primo cittadino Cialente ed il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini. Insieme alla rappresentanza istituzionale, folta la partecipazione delle associazioni che radunano i familiari delle vittime come il Comitato vittime Casa dello Studente e l’ associazione delle Vittime universitarie. Alle undici il Presidente della Repubblica presenzierà la cerimonia di apertura dell’anno accademico 2015-2016 dell’Università degli Studi dell’Aquila. Dopo il discorso inaugurale della rettrice Paola Inverardi, il programma prevede cinque lezioni magistrali di giovani ricercatori di tre minuti ciascuna, accompagnate dalla musica de “Gli archi del Cherubino”. Si discuterà di eccellenze, lavoro e innovazione, oltre che di ricostruzione. Alle dodici e quindici Mattarella visiterà Onna, uno dei paesi più colpiti dal sisma. Alle sedici la visita si concluderà con l’inaugurazione della sede ristrutturata degli Uffici Giudiziari. Intanto per oggi il sindaco Massimo Cialente ha disposto la chiusura di tutti i cantieri, per motivi di sicurezza.

“In occasione della visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel capoluogo abruzzese”, Don Ciotti in una lettera aperta “invita ancora una volta ad accendere i riflettori su quanto è avvenuto e quanto sta avvenendo all’Aquila con la ricostruzione post sisma. Una ricostruzione che prosegue a rilento”. “L’Abruzzo” prosegue “è una terra stupenda, forte e generosa, anche se con tante ferite ma con tutti gli anticorpi per poter reagire” riferendosi alle “infiltrazioni mafiose”, alla dispendiosa e “fuori controllo” ricostruzione privata ed alla “cattiva realizzazione dei lavori che, finora, hanno provocato l’evacuazione di decine di Map e centinaia di alloggi del Progetto Case”. “Con le ordinanze in deroga, all’Aquila, si è trasformato in legale tutto quello che nel resto d’Italia è invece illegale. Nel capoluogo abruzzese anche il terremoto rischia di andar in prescrizione” conclude.

VISITA ALLA CASA DELLO STUDENTE: “Il dolore non si dimentica” ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella rivolgendosi a Roberta Barcellona, di Rossano Calabro, una delle studentesse che si sono salvate nel crollo della Casa dello studente, “I ricordi non passano mai” rivolgendosi poi a Cinzia Di Bernardo, altra studentessa superstite del crollo. Mattarella si è avvicinato alle giovani e ai familiari degli otto universitari deceduti nel sisma poco dopo aver deposto una corona di fiori sul monumento. Il Capo dello Stato, visibilmente commosso, al suo arrivo ha osservato un minuto di raccoglimento proprio di fronte al monumento. Poi ha stretto le mani dei familiari delle vittime scambiando con loro qualche battuta. Ha quindi passato in rassegna le foto degli studenti deceduti affisse nella recinzione che delimita ciò che rimane della Casa dello studente. Accompagnato dal corteo presidenziale, si è poi diretto verso l’Università degli Studi dell’Aquila per l’inaugurazione del nuovo anno accademico.

INAUGURAZIONE ANNO ACCADEMICO: Ha avuto inizio la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2015-2016 dell’Università degli Studi dell’Aquila. La rettrice Paola Inverardi ha aperto la cerimonia, ripercorrendo la storia dell’Ateneo a partire dal sisma del 2009, a causa del quale i vari dipartimenti furono dislocati in edifici provvisori in diversi punti della città, fino ad arrivare all’anno corrente, in cui l’università è finalmente tornata sui tre poli di Coppito, Roio e del centro storico. L’ “uscita dai capannoni industriali costituisce un elemento di speranza per il futuro” ha affermato la rettrice nel suo intervento. Ma quali sono gli obbiettivi dell’Ateneo aquilano, e cosa si è intrapreso per il suo sviluppo? Sono stati ad esempio raddoppiati i fondi per aiutare gli studenti nel loro percorso formativo, oltre ad investimenti sull’internazionalizzazione: la rettrice ha citato i progetti erasmus ASSUR (in collaborazione con le università siriane) ed il progetto MayaNet. L’Università dell’Aquila vanta oggi circa cinquecento rapporti cooperanti con altri Paesi europei. Inoltre per quanto riguarda il contesto territoriale sono nate collaborazioni con altri atenei abruzzesi, per favorire la condivisione di servizi, biblioteche e laboratori linguistici. Un’ università dunque, che nonostante le risorse siano a destinate a decrescere, nonostante l’età media dei docenti sia in crescita, vuole essere protagonista attiva nella rinascita della città, proponendosi, nelle parole della rettrice, come “portatrice di valori fondanti”. “Il nuovo rapporto tra università e città” afferma la rettrice “deve fondarsi su una nuova concezione degli studenti” che vanno riconosciuti dai portatori di interesse come “produttori di conoscenze, di competenze, di creatività, di iniziativa, di futuro”. Tra le varie iniziative culturali non poteva mancare Sharper, la Notte Europea dei Ricercatori, di cui l’università dell’Aquila, insieme al neonato centro di eccellenza GSSI, è stata tra i principali attori. Amare invece le parole di Paola Inverardi riguardo la mancanza di investimenti nello studio e nella ricerca, un “problema nazionale”. ”Dobbiamo avere un robusto, equo ed esteso sistema di diritto allo studio: bisogna fare in modo che i giovani vadano all’università. Oggi il nostro sistema nazionale è indebolito e inadeguato rispetto alle esigenze”. A mettere il dito nella piaga, anche Andrea Fiorini, Presidente del Consiglio Nazionale Studenti Universitari, che parla di mancanza di adeguata rappresentanza studentesca, di tagli all’istruzione e di una tassazione universitaria sempre più alta, che incide sulle fasce più deboli, minando le basi del diritto allo studio. “E’ lo studente il soggetto da tutelare sia dentro gli atenei che nelle città” afferma. Sono seguite cinque lezioni magistrali di giovani ricercatori di tre minuti ciascuna, accompagnate dalla musica de “Gli archi del Cherubino”. Le parole del Presidente della Repubblica: “Un elemento decisivo per la ripresa e il rilancio di questa città”. Con queste parole il Presidente Sergio Mattarella descrive il ruolo dell’Università dell’Aquila, elogiando la determinazione con cui nei mesi successivi al sisma, portò avanti il proprio lavoro: “Questa università non ha interrotto la sua attività neppure nelle settimane successive al terremoto ed è stata la più importante testimonianza della volontà degli aquilani di non rassegnarsi alla sua distruzione”. Nel suo breve intervento Mattarella sottolinea il ruolo chiave che essa riveste nella ricostituzione di un nuovo tessuto economico sociale per il capoluogo, processo fondamentale, che deve seguire parallelamente la ricostruzione materiale di palazzi ed edifici. A conclusione il Presidente ha voluto portare l’attenzione sulla strage di Parigi; dolore nelle sue parole, ma anche determinazione, in una lotta che vuole cominciare innanzitutto attraverso la cultura, la stessa che le università italiane devono rappresentare, contro la violenza ed il terrore: “Sono giorni di allarme, di apprensione, di reazione e tra gli strumenti di questa reazione è fondamentale quello della cultura, che è sempre stato il farmaco contro l’oscurantismo e l’intolleranza. Anche per questo in questi giorni è importante un’apertura di anno accademico, per ribadire l’importanza, l’indispensabilità dello sviluppo culturale di una società”.

VISITA AD ONNA: Il Presidente Sergio Mattarella in visita ad Onna, la città simbolo del sisma e centro maggiormente colpito da quell’immane tragedia. Il Capo dello Stato accompagnato dal primo cittadino Massimo Cialente e dal Governatore Luciano D’Alfonso visita la new town di Onna sorta non poco lontano dalle rovine della città andata completamente distrutta nel sisma del 2009. Diego Renzi e Federica Di Marzio