The news is by your side.

Il Lago di Bracciano: tra storia, natura e leggenda

A pochi chilometri da Roma si estende il Lago di Bracciano, una delle perle naturalistiche più preziose del Lazio. Nato circa 370.000 anni fa da intense eruzioni vulcaniche dei monti Sabatini, il bacino è oggi il secondo lago del Lazio per estensione dopo quello di Bolsena.

La sua origine vulcanica è evidente nelle coste tondeggianti e nella profondità che raggiunge quasi i 165 metri. Nei secoli, le sue acque hanno rappresentato una risorsa vitale per le comunità circostanti: dall’approvvigionamento idrico alla pesca, fino al turismo moderno.

Già in epoca etrusca e romana il lago era circondato da insediamenti, come dimostrano i resti archeologici ancora visibili. La zona ha conosciuto grande prosperità nel Medioevo, quando i borghi di Bracciano, Anguillara Sabazia e Trevignano Romano divennero centri fortificati strategici. Il maestoso Castello Orsini-Odescalchi, che domina il lago, è ancora oggi simbolo di quel passato.

Dal punto di vista ambientale, il lago gode di una particolare tutela: dal 1999 l’area è protetta dal Parco Naturale Regionale di Bracciano-Martignano, istituito per salvaguardare la biodiversità, la qualità delle acque e il paesaggio. Grazie a norme severe, qui è vietata la navigazione a motore a combustione, una misura che ha garantito al bacino un’acqua limpida e pulita, diventata anche riserva idrica per la Capitale.

Non mancano le leggende: tra le più note, quella che vuole che sotto le acque del lago si celi la città sommersa di Sabazia, sprofondata in epoca antica a causa di un cataclisma.

Oggi il Lago di Bracciano è meta di turismo lento e sostenibile: vela, canoa, escursioni a piedi e in bicicletta, ma anche enogastronomia e cultura. Un equilibrio tra passato e presente che lo rende uno dei luoghi più suggestivi del centro Italia.