The news is by your side.

Il decreto “Cura Italia”, come accedere al micro finanziamento di 25 mila euro

Redazione – Dal decreto Curaitalia D.L.17 marzo 2020, n. 18 arrivano 400 miliardi di liquidità per imprese e professionisti . Partite Iva, ristoranti, pizzerie, bar e pasticcerie possono beneficiare della manovra che mira ad evitare che le migliaia di chiusure paventate dalle previsioni fatte dagli osservatori economici possano diventare una triste realtà:

Micro finanziamento fino all’importo massimo di 25mila euro

Il micro finanziamento previsto dal decreto legge cosiddetto Liquidità è 25mila euro ed al fine di
potervi accedere occorre dimostrare di avere una partita Iva e presentare o autocertificare l’ultima
dichiarazione dei redditi dopodiché :
l’istituto di credito farà l’anagrafica in modo automatico ;
sarà lo stesso istituto ad erogare il prestito ;
il prestito viene garantito dallo Stato al 100%.
la garanzia statale è automatica senza valutazione della banca in quanto la copertura pubblica copre
al 100% eventuali insolvenze del beneficiario .
Per questi prestiti di piccola entità è stata prevista una procedura super agevolata, senza istruttoria
né da parte delle banche né da parte del fondo di garanzia , fatto questo che evita al beneficiario di
offrire garanzie come ad esempio ipoteche sugli immobili .
Le condizioni di erogazione del prestito verranno ulteriormente chiarite con il decreto di attuazione,
ma guardando al costo del denaro e all’Euribor si ipotizza che il tasso si posizioni ben al di sotto
dell’1%. spalmato su un periodo di rimborso di 6 anni .
Tutto quanto sopra rientra nelle azioni a sostegno alla liquidità attraverso una garanzia concessa
dallo Stato alle PMI, agli imprenditori individuali e agli esercenti arti e professioni la cui attività sia
stata danneggiata dall’emergenza COVID-19, come da dichiarazione autocertificata . I
finanziamenti prevedono l’inizio del rimborso del capitale non prima di 18/24 mesi dalla
erogazione, avere una durata minima da 24 a 72 mesi, avere un importo non superiore al 25%
dell’ammontare dei ricavi del soggetto richiedente , come risultante dall’ultimo bilancio depositato o
dell’ultima dichiarazione presentata alla data della domanda della garanzia e comunque non
superiore alla somma di 25.000 euro.

La somma che il beneficiario può richiedere si calcola nel modo che segue :
Fatturato anno 2019 X 0,25 = finanziamento ottenibile