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“Il Cesanese di Affile” di Michael Formiconi si aggiudica il miglior vino d’Italia 2023

Nella premiazione "Vinibuoni d'Italia 2023". Presentazione nazionale e tasting event a Roma

SUBIACO – Ancora una volta il territorio sublacense fa parlare di sé all’Italia intera dimostrando prestigio ed alte qualità. Questa volta siamo in tema enogastronomico nello specifico nell’arte della viticoltura nella produzione di vino locale. Uno storico risultato è stato raggiunto nella premiazione “5 Grappoli Bibenda 2023, I migliori vini d’Italia” tenutasi a Roma a cura della Fondazione Italiana Sommelier, dove il “Capozzano, Cesanese di Affile” coltivato e lavorato nel locum Affilano si è caratterizzato acquisendo il grado di miglior vino d’Italia 2023. Ma dietro al prodotto c’è sempre una mente ed un team che lavora impeccabilmente alla sua realizzazione; è Michel Formiconi l’imprenditore di Subiaco che continua un’antica tradizione trasformandola in innovazione e qualità simbioticamente unito alla professionalità e cura maniacale di tutti i processi; dalla coltivazione, alla raccolta, alla lavorazione e imbottigliamento fino al consumatore.

Nell’intervista spiega – “L’azienda nasce perché mio nonno proprietario di terreni coltivati a Cesanese, produceva vini sfusi utilizzati in maniera confidenziale con amici e parenti. Essendo il Cesanese un vitigno antico e di grande qualità ci ha spinto a fare qualche cosa in più, ossia puntare sulla qualità metterlo in bottiglia e renderlo pubblico non solo nella nostra regione ma espandere il suo valore sul tutto il territorio Italiano. Tutto questo però senza dover mai raggiungere un livello industriale di bottiglie ma una nicchia. Perché cosi facendo si ha un numero controllato di bottiglie necessario all’espressione di un’alta qualità. Un modo di lavorare che si potesse innovare ma rimanendo ben saldo alle radici.

Il Cesanese di Affile esprime una capacità tutta sua poiché grazie ai terreni argillosi e forti escursioni termiche consentono di ottenere un vino dalla grande struttura sia al naso che in bocca mantenendo una considerevole eleganza ed una buona longevità, considerando che può invecchiare anche per 15 anni.

La premiazione ci ha fatto capire che stiamo facendo qualcosa di importante ma non dobbiamo fermarci è solo l’inizio, la strada è lunga ma siamo a buon punto. ”