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I creditori del Cam sfilano al palazzo di giustizia di Avezzano al via l’inizio dell’iter del concordato preventivo

Avezzano.  I creditori del Cam sfilano in tribunale per l’inizio dell’iter del concordato preventivo. Il consorzio acquedottistico marsicano ha richiesto e ottenuto, nel marzo scorso, l’ok per il concordato preventivo in continuità. Tre commissari nominati dal tribunale hanno esaminato per mesi i conti, consegnati dal presidente del consiglio di gestione, Manuela Morgante, e dal presidente del consiglio di sorveglianza, Alessandro Pierleoni, che avevano evidenziato il buco di 13 milioni di euro da sommarsi al debito già noto di 120 milioni.

Nella giornata di ieri alcuni dei creditori del Cam , che ha debiti di natura bancaria, tributaria, e nei confronti di società e Comuni, si sono presentati al tribunale di Avezzano per esaminare la proposta presentata loro a seguito della procedura di concordato sulla quale ci sarebbe già un nutrito consenso. “L’adunanza dei creditori ha visto la presenza e la partecipazione di un nutrito gruppo di creditori”, hanno spiegato Manuela Morgante e il dirigente digestione Albino Santucci, “in un clima sereno sono state prima gestite le eccezioni sollevate da qualche creditore e successivamente si è passati alle procedure di espressione del voto che fin da ora evidenziano un buon gradimento del piano proposto da parte dei creditori”.

Il Cam dunque, attraverso il tribunale, sta presentando a ciascuno dei suoi creditori, che siano essi pubblici o privati, una soluzione alternativa per chiudere la partita dei debiti passati. A ognuno viene illustrata una proposta economica, inferiore al debito maturato, per azzerare i conti vecchi e ripartire. Il piano redatto nei mesi scorsi ora dovrà essere vagliato e votato dai ciascun creditore. “Ogni creditore può votare entro 20 giorni dalla data di ieri”, hanno concluso Morgante e Santucci, “la governance del Cam nell’interesse dei creditori, dei comuni soci, dei dipendenti e del territorio in cui l’azienda opera e ritiene di essere una risorsa, confida nella chiusura in modo positivo di questa importantissima fase della procedura concordataria”. Entro la metà di ottobre, quindi, si saprà quanti dei creditori hanno accettato il concordato e se l’operazione portata avanti dal consiglio di gestione e dal consiglio di sorveglianza per salvare le sorti del Cam andrà a buon fine.